25 OTT – Un minareto in cristallo e la cupola sormontata dalla mezzaluna dorata. E’ la nuova moschea El -Radwan di Colle Val d’Elsa inaugurata oggi, dopo anni di polemiche, forti opposizioni di personalità note – fra cui anche Oriana Fallaci – e meno note. Il centro islamico sarà gestito dalla comunità in collaborazione con un Comitato scientifico di garanzia composto da 8 membri, la metà nominati dal Comune.
“Lo scontro delle civilta’ qui e’ stato sconfitto, ha vinto l’incontro”, ha sottolineato Izzedin Elzir, presidente dell’Ucoii, imam di Firenze e ora anche di Colle val d’Elsa.
Tanti immigrati musulmani hanno partecipato alla cerimonia d’inaugurazione, provengono da Marocco, Algeria, Kosovo, Albania, Tunisia, Senegal . Circa 30mila i musulmani nella provincia di Siena. Tra loro anche alcuni italiani che si sono convertiti all’Islam e che hanno adottato un nuovo nome arabo. La struttura si staglia tra gli ulivi e i vigneti del senese per una superficie complessiva di 300 metri quadrati.
Potrà accogliere quasi 400 fedeli ed è costata 1,5 milioni di euro, provenienti principalmente dalla fondazione Qatar Charity e dal Monte dei Paschi. L’interno è adornato con un tappeto egiziano blu cobalto, un grande lampadario dorato proveniente dall’Arabia Saudita, colonne verde giada e decorazioni arabeggianti in gesso marocchino.
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30 maggio 2006 corriere della sera
«Farò saltare la moschea di Colle Val d’Elsa»
NEW YORK (USA) – La scrittrice Oriana Fallaci è pronta a passare alle vie di fatto pur di impedire la costruzione di una moschea a Colle Val d’Elsa, sulle colline senesi, che dovrebbe essere completata nei prossimi mesi. «La faccio saltare!», ha minacciato la scrittrice fiorentina in un’intervista al settimanale «New Yorker», «non voglio vedere questa moschea molto vicina alla mia casa in Toscana (a Greve in Chianti) non voglio vedere un minareto di 24 metri nel paesaggio di Giotto quando io non posso neppure indossare una croce o portare una Bibbia nel loro Paese!».
PROVOCAZIONE – Così, lancia la sua provocazione: «Se sarò ancora viva andrò dai miei amici anarchici a Carrara e con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare in aria!». La costruzione della moschea e del centro islamico a Colle Val d’Elsa (costo stimato: 600mila euro) era già stata attaccata dalla Fallaci nel libro «L’Apocalisse», il post scriptum della sua trilogia sullo stato del mondo dopo 11 settembre. Nell’intervista a Margaret Talbot intitolata «The agitator» (L’agitatrice), la Fallaci torna anche a evocare il rischio di un’Europa colonia dell’Islam (l’«Eurabia») e definisce «l’islamismo come il nuovo nazifascismo» con cui «non è possibile alcun compromesso».
LA REPLICA DEL SINDACO – «Il nostro è un progetto culturale: ogni volta che se ne parla si accendono i riflettori sulla nostra città, che però vive quotidianamente di integrazione». Lo ha detto il sindaco di Colle Val d’Elsa Paolo Brogioni, dopo aver letto l’intervista della Fallaci.
A Colle Val d’Elsa, spiega, convivono in armonia comunità diverse: «Bambini di diverse culture vivono fianco a fianco e frequentano le stesse scuole senza che nessuno si lamenti», assicura. Quello che l’amministrazione si accinge a costruire è un centro islamico «senza alcun minareto di 24 metri», che rappresenta la naturale evoluzione di quello che opera da almeno dieci anni a Colle Val d’Elsa, animato da alcune centinaia di aderenti a una associazione locale. Si tratterà di un centro culturale in cui sarà anche possibile pregare. «A me preme che si valuti bene il progetto culturale, che è un percorso di dialogo aperto a tutta la cittadinanza, non solo a chi è favorevole ma anche alle forze politiche che da sempre si sono mostrate perplesse o contrarie all’iniziativa. Se anche la signora Fallaci vuole essere coinvolta in questa discussione, è bene accetta, – afferma il sindaco. – Il nostro obiettivo è creare un luogo di convivenza civile tra culture diverse, in cui la volontà è qualla di unire e non dividere».
La costruzione della moschea di Colle Val D’Elsa è all’origine di una polemica internazionale che dura dal 1999 anno in cui nacque il primo progetto. Un comitato di abitanti della zona si sta battendo perchè la decisione finale sia sottoposta ad un referendum.
Quindi, signor sindaco, sta forse dichiarando che a Colle val d’elsa i centri culturali italiani sono preclusi ai seguaci del falso profeta tanto da dover aprire dei centri culturali islamici aperti agli italiani?
Proviamole tutte ragazzi per cacciare questi barbari dalla nostra nazione, farò una petizione on line.
Diceva bene la grande Oriana; “L’islamismo è come il nazifascismo….non è possibile il compromesso”….ve ne accorgerete quando cominceranno a muoversi i primi kamikaze….ci sarà una folla di islamici,in Italia,pronti (volentI o nolenti) a partecipare a rivolte e…incasinamenti..come nei loro paesi….VEDRETE…ADDORMENTATI….
«Bambini di diverse culture vivono fianco a fianco e frequentano le stesse scuole senza che nessuno si lamenti»,
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Peccato si taccia che molti di questi (bambini) saranno menomati.
Cosi’ come recita un recente articolo:
( In Italia 40mila bambine sottoposte a infibulazione: interrogazione a Balduzzi )
Senza astio o racore spero solo di riuscire a morire lontano da questa (terra) ..
Niente e’ peggio che esser straniero in patria.
Gli anarchici ci sono ancora……