24 ott – Più di 120 operai dell’Agfa di Manerbio hanno il destino segnato: la disoccupazione e tutte le difficoltà che ciò vorrà dire per il loro futuro e quello delle rispettive famiglie. La decisione della multinazionale belga, proprietaria del sito bresciano, di chiudere i battenti della fabbrica, infatti, è stata confermata a Roma all’incontro al ministero dello Sviluppo Economico tenutosi con i rappresentanti del governo, i deputati bresciani Davide Caparini e Stefano Borghesi e i sindacati bresciani di Fim e Fiom.
Una mazzata, ovviamente, che piomba pesantissima sulla testa dei lavoratori per i quali continua la cassa integrazione straordinaria. La chiusura definitiva dei cancelli degli impianti industriali, è prevista per giugno 2014. Ieri, a Montecitorio, Caparini ha nuovamente sollevato il caso: «La vicenda della chiusura dello stabilimento Agfa di Manerbio – ha detto il parlamentare del Carroccio – è l’esempio più concreto dell’inadeguatezza di questo governo, del tutto incapace di trovare soluzioni che scongiurino la drammatica emorragia di posti di lavoro alla quale quotidianamente assistiamo».