23 ott. – Il presidente del Senato Pietro Grasso non esclude l’ipotesi di voto palese sulla decadenza di Silvio Berlusconi, e il Pdl lo attacca definendolo “fazioso”.
“E’ molto grave – scrive il capogruppo al Senato Renato Schifani – che il presidente Grasso ipotizzi il voto palese sulla decadenza, essendo il Regolamento sul punto chiaro ed inequivocabile. Un’ eventuale interpretazione diversa in Giunta per il Regolamento, a colpi di maggioranza, sarebbe inaccettabile e noi ci opporremmo strenuamente ad una simile forzatura. Sospettare, poi, che attraverso il voto segreto i senatori possano perseguire interessi diversi rispetto alla propria coscienza – conclude Schifani – e’ incredibile, e ci auguriamo che si sia trattato di un malaugurato fraintendimento. Un chiarimento sarebbe quantomeno opportuno”.
Duro anche il commento di Renato Brunetta: “Le dichiarazioni del presidente del Senato, Pietro Grasso, sul voto segreto o palese non sono da presidente del Senato, ma da uomo di parte, anzi di fazione”. Il presidente dei deputati Pdl aggiunge che “ritenere, come dice Grasso, che i senatori col voto segreto possano rispondere a ‘interessi diversi’ dalla coscienza e’ una insinuazione gravissima, che va contro il ruolo di garante della dignita’ dei parlamentari”. “Ricordo all’ex procuratore Grasso una frase di Falcone ‘il sospetto e’ l’anticamera della calunnia’. Cerchi – conclude – di far valere le regole, il presidente Grasso, invece che inventarne di nuove ad uso delle sue attitudini inquisitorie”.
(AGI) .