Istanbul, 21 ott. – Un sexy shop online anche per i musulmani praticanti della Turchia. E’ “halal sex shop”, sito diviso in due sezioni separate per uomini e donne. Si tratta del secondo in Europa, il primo è nato in Olanda nell’aprile 2010, e dell’unico nel suo genere in Turchia.
E’ possibile pagare i prodotti acquistati in dollari, euro o lire turche, l’ordine è anonimo e sul pacchetto non è presente alcun riferimento al contenuto. Oltre alla descrizione dei prodotti disponibili sul sito, come preservativi, olii per massaggi, detergenti intimi ed “eccitanti” per lui e per lei, sono consultabili online anche informazioni su come fare sesso senza violare i dettami della religione musulmana con tanto di versetti coranici e riferimenti alla vita del profeta Maometto.
I dettami dell’Islam, in materia di sesso, in realtà sono del tutto compatibili se non uguali con quelli della Chiesa cattolica: il sesso deve essere praticato solo nell’ambito del matrimonio. E concetti come il “peccato” e la “purezza” sono del tutto simili a quelli di tutte le fedi monoteistiche.
La novità, se mai, è la constatazione che anche in area islamica si possa, osare a portare alla luce un argomento tabù come il sesso arrivando persino a parlarne in pubblico. Pertanto appare improbabile che una pratica così intima possa essere approvata dal più liberale degli imam del clero musulmano.
A meno che, i promotori del “Sexy Shop” turco, non si riferiscano ad un recente fenomeno tollerato sia dall’islam sciita che quello sunnita: il “Zauj al Meta’a” (“Matrimonio di godimento”), come viene indicato in Iran oppure il “Zauaj al Messiar” (“Matrimonio facilitato”) diffuso in Arabia saudita o pure “Zauaj al Irfi” (“Matrimonio di fatto”) praticato in Egitto. Si tratta di un legame che viene certificato con un vero e proprio “Contratto di fornicazione”, che ha la durata da “un ora a 99 anni”, non ha valore ai fini d’eredità. (TMNews)
…I dettami dell’Islam, in materia di sesso, in realtà sono del tutto compatibili se non uguali con quelli della Chiesa cattolica: il sesso deve essere praticato solo nell’ambito del matrimonio. E concetti come il “peccato” e la “purezza” sono del tutto simili a quelli di tutte le fedi monoteistiche.
Certo, il sesso deve essere praticato nell’ambito del matrimoni, ma è meglio non confondere la cioccolata con la (mi limito a dire) marmellata, mi spiego meglio,se una donna cristiana viene vioentata il marito o la comunità cristiana non gli dice di essere stata adultera, contrariamente per l’islam, se la donna viene stuprata, è costretta a subire frustate in pubblico se non addirittura uccisa perchè ha fatto sesso al di fuori del matrimonio…….