19 ott. – Le tariffe continuano a correre, soprattutto quelle a controllo locale. Secondo i calcoli dell’Ufficio economico Confesercenti, nel periodo compreso tra il 2011 e l’estate 2013, a fronte di un incremento dell’11,4% delle tariffe nazionali, quelle locali sono cresciute del 28,5%, trainate dall’aumento record dell’acqua potabile (+41,3%) dei trasporti (urbani +26,2% ed extraurbani +24,7%) e dei rifiuti solidi (+25,2%).
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Forte incremento anche per le tariffe energetiche (+23,5%). “Ci si chiede”, commenta Confesercenti, “se questa inflazione tariffaria non finira’ per vanificare gli effetti benefici di un’inflazione generale che, rallentando, ha portato un po’ di respiro al potere d’acquisto delle famiglie e, quindi, a una timidissima possibilita’ di ripresa dei consumi.
Anche perche’ il futuro non e’ roseo: l’arrivo della Tares, a fine anno, causera’ un aggravio fiscale aggiuntivo di oltre mille euro, rispetto al 2012, per ristoranti e alberghi; mentre la Trise – che scattera’ dal 2014 – presenta ancora grandi elementi di confusione, e si configura come un’incognita per famiglie, imprese e per gli stessi Comuni”. (AGI) .
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