18 ott. – Il corteo dei Cobas, la ‘marcia’ dei No Tav e la partitissima Roma-Napoli. Roma si prepara a una due giorni ad alta tensione, con 4.000 uomini delle forze dell’ordine schierati nei punti nevralgici della citta’. Gli organizzatori dei cortei di oggi e domani a Roma vogliono evitare che si parli solo come un problema di ordine pubblico, ma nessuno puo’ nascondere che il rischio di disordini esista: non a caso si e’ posto il problema di una deviazione della manifestazione di sabato laddove lambisce degli uffici della Banca d’Italia. Ma il percorso e’ comunque stato autorizzato.
Su twitter le parole chiave sono #19o, #assedio, #sollevazione: in rete circola un manuale di autodifesa digitale per “comunicare modalita’ sicura attraverso lo smartphone”, “salvaguardare la propria sicurezza e quella di chi sta fianco in un corteo”, documentare le azioni o “registrare su nastro gli abusi commessi dalle forze di polizia”. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, assicura che sara’ in azione un’unita’ di crisi permanente, coordinata dal gabinetto del sindaco, per seguire, in stretto contatto con il ministero dell’Interno, tutto quello che accade in citta’. “Sono preoccupato positivamente – ha affermato – nel senso che si tratta di un impegno straordinario per la citta’ e per la polizia locale di Roma”.
Saranno schierati almeno 4mila uomini delle forze dell’ordine, verranno rimosse auto e cassonetti, controllati tombini e cestini, chiuse alcune strade, protette le sedi istituzionali. Nessuno e’ in grado di sapere quante persone scenderanno in piazza: per oggi l’Usb riferisce che sono stati organizzati circa 100 pullman provenienti da tutta Italia. Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas, si aspetta “20-30 mila persone”. Parecchie centinaia si accamperanno a piazza San Giovanni: qui saranno allestiti gli “speakers’ corner” (gazebo di dibattito tematici) e dalle ore 20 il palco dove si esibiranno Banda Bassotti, 99 Posse, Ascanio Celestini, Assalti Frontali, Banda Popolare dell’Emilia Rossa. I protagonisti della “accampata” marceranno con gli altri che nel frattempo saranno arrivati da tutta Italia per il corteo promosso dai movimenti per la casa e l’acqua pubblica, no Tav e no Muos, e contro le discariche, seguendo un percorso simile ma inverso nella direzione.
Il corteo dei militanti Usb, Cobas, Cub (che ha l’adesione di Snater, OR.S.A. Scuola Universita’ e Ricerca, Sindacato Siae, Usi e Unicobas) partira’ da piazza della Repubblica e percorrera’ via Cavour, via Merulana, viale Manzoni, via Emanuele Filiberto, per approdare in piazza San Giovanni. Il corteo di oggi andra’ da San Giovanni a piazza della Repubblica, “assediera’” il ministero dell’Economia, per arrivare poi a Porta Pia e “accamparsi” difronte al ministero delle Infrastrutture: i manifestanti chiederanno un incontro per avviare una trattativa contro gli sfratti e per destinare a politiche sociali gli stanziamenti delle grandi opere.
In comune, i due cortei avranno molte parole d’ordine, in particolare la lotta ad austerita’ e precarieta’, l’opposizione alle scelte economiche del governo, alla legge di Stabilita’, alla politica per l’immigrazione. Attesa infatti una sostenuta participazione di lavoratori extracomunitari: il corteo di oggi, dopo lo striscione con i promotori, avra’ alla testa il Coordinamento migranti e rifugiati. Poi vi saranno i Vigili del Fuoco, i lavoratori dell’Ilva e quelli di amministrazione pubblica e scuola. Attesi in entrambi gli appuntamenti anche gli studenti, che nelle scorse settimane hanno dato vita ad assemblee universitarie ed “azioni a sorpresa”. Tra queste, (anche se ad organizzarla non sono stati solo studenti) un presidio questa mattina davanti al tribunale di Roma a piazzale Clodio e il breve corteo fino alla Rai, per ribadire “il diritto a manifestare”.
L’occasione e’ stata l’udienza del processo ai partecipanti alla manifestazione del 15 ottobre di due anni fa a Roma. Militanti del movimento di lotta per la casa e studenti hanno occupato i “FrecciaClub” nelle stazioni di Roma Termini, Torino Porta Nuova e Bologna Centrale, perche’ Trenitalia non avrebbe mantenuto la promessa di mettere a disposizione treni speciali (da Milano, Torino e dal sud Italia) ad un costo di 15 euro andata e ritorno per le manifestazioni. “Promessa” peraltro smentita da Trenitalia. Restando in tema di trasporti, l’azienda ha fatto sapere che domani le Frecce circoleranno regolarmente e per quanto riguarda i treni nazionali saranno assicurati tutti i convogli elencati nell’apposita tabella dei treni previsti in caso di sciopero e sara’ inoltre assicurato il collegamento tra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino.
Scongiurato infine, lo sciopero di bus e metropolitane a Roma: i sindacati di base hanno accolto la richiesta del sindaco Marino e hanno revocato la mobilitazione nella capitale. E come se tutto questo non bastasse, stasera all’Olimpico e’ di scena la partitissima Roma-Napoli…