18 ott – “Ma quale rivoluzione? Le rivoluzioni vengono fatte e dopo annunciate, chi le annuncia prima normalmente non le fa, almeno questo dice la storia”. Così Massimo D’Alema ha risposto a chi, a margine del forum della Coldiretti, gli chiedeva un commento all’intervista di oggi al Corriere della Sera di Matteo Renzi, secondo cui c’è bisogno di “una svolta radicale, di una rivoluzione”.
“Con Renzi abbiamo ottimi rapporti – ha aggiunto il presidente della fondazione Italianieuropei – pubblicheremo un suo articolo nel prossimo numero della nostra rivista e come sapete noi pubblichiamo solo gli articoli delle persone che stimiamo”.
Matteo Renzi, ha però aggiunto D’Alema “non ha proprio l’idea di cosa significhi fare il segretario di un partito, mi spiace. Non condivido l’idea che si possa fare il segretario di un grande partito facendo il sindaco a Firenze e venendo a Roma un giorno a settimana come se fosse un hobby – ha proseguito D’Alema – è un’idea strana, rivelatrice di una concezione sbagliata del partito”.
Renzi “secondo me ha tantissime qualità e sarebbe probabilmente un ottimo candidato a guidare il centrosinistra dopo la stagione delle larghe intese – ha proseguito D’Alema – Io penso che Renzi possa essere candidato a guidare un nuovo centrosinistra, è la personalità su cui puntare per guidarlo ma noi abbiamo bisogno di un segretario del partito che è un altro lavoro e che dovrebbe essere svolto da chi è in grado di farlo, Renzi non lo è”.