Chi era Bepin Segato. Giuseppe Segato (di San Michele delle Badesse in Borgoricco, laureato in Scienze politiche con una tesi sulla Serenissima Repubblica) fu condannato a 3 anni e 7 mesi di reclusione per il reato di eversione. Anche lui non aveva partecipato all’assalto al campanile di San Marco la notte fra l’8 ed il 9 maggio 1997, ma fu considerato l’ideologo del gruppo e come “l’Ambasciatore Veneto”, aspettato invano quella notte al campanile. Segato si ammalò in carcere. È morto il 25 marzo 2006.
Vicenza, 18 ott – No alla via intitolata a Bepin Segato. Il prefetto di Vicenza Melchiorre Fallica ha respinto la proposta della Giunta comunale di Rosà di dedicare una parte della piazza di Cusinati al “serenissimo”, il cui nome, anche se indirettamente, è legato all’episodio dell’assalto al campanile di San Marco nel maggio del 1997.
A quanto si sa, sarebbe stato soprattutto il presidente del consiglio ed ex segretario della Lega Natale Zonta, originario di Cusinati, ad insistere per questa intitolazione. Il sindaco Bordignon avvalorò l’idea dicendo che Bepin Segato «è stato un grande studioso della storia veneta». Contro questa proposta della giunta rosatese arrivarono due lettere al prefetto di Vicenza, una del gruppo di opposizione Rosà 2012 e una di un gruppo di cittadini di Cusinati.
La prima sottolineava il carattere soprattutto politico della intitolazione a Giuseppe Segato, mentre una via dovrebbe rispettare la sensibilità di tutti i rosatesi, e ricordava comunque che non erano passati i dieci anni dalla morte, come previsto dalla legge. Nella seconda lettera alcuni parrocchiani di Cusinati ricordavano come il tratto di via che doveva essere intestato a Segato era dentro la piazza di proprietà della parrocchia, destinata oggi ad uso pubblico tramite una convenzione con l’amministrazione comunale.
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