Aggiornamento Di Fernando Termentini
MASSIMILIANO LA TORRE E SALVATORE GIRONE
NOTIZIA DA LEGGERE ATTENTAMENTE E SE IN NOSTRI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI ED IN PARTICOLARE IL MAE NON ATTIVA IMMEDIATAMENTE L’ARBITRATO INTERNAZIONALE O NASCONDE QUALCOSA O SI DEVE FARE UN SEGUITO AL MIO ESPOSTO DI IERI !
Caso marò, esposto alla Procura della Repubblica
17 OTT – Se si dovesse accertare che il pattugliatore ‘Seaman Guard Ohio’ di proprieta’ di una societa’ Usa bloccato sabato con armi e munizioni a bordo al largo dello Stato del Tamil Nadu non era in acque territoriali indiane, allora ”sara’ difficile avviare contro di esso qualsiasi azione”. Lo ha dichiarato oggi a New Delhi il vice consigliere indiano per la sicurezza nazionale, Nehehal Sandhu.
”Si deve capire – ha detto parlando con i giornalisti secondo l’agenzia di stampa Pti – che le acque territoriali dell’India si estendono per 12 miglia nautiche. Su tutto quello che accade oltre non possiamo esercitare la nostra sovranita”’. ”Per cui – ha aggiunto – se c’e’ una nave oltre questo limite facendo qualunque cosa, che possiamo fare noi in base alla legge? Le leggi non possono essere inventate”.
Sulla collocazione del pattugliatore in mare al momento del sequestro vi sono notizie contrastanti. Secondo una fonte era a 15 miglia dal porto di Tuticorin, secondo un’altra a 45 miglia. L’incidente e’ in qualche misura assimilabile a quello in cui sono coinvolti i maro’ Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Il 15 febbraio 2012 la petroliera Enrica Lexie si trovava a 20,5 miglia nautiche dalla costa quando sono morti due uomini del peschereccio indiano St. Anthony. Secondo la denuncia della polizia, il Seaman Guard Ohio, battente bandiera della Sierra Leone, e’ entrato illegalmente nelle acque territoriali indiane con un quantitativo di armi e munizioni. L’equipaggio, composto da 35 uomini di diverse nazionalita’, e’ stato denunciato per possesso ingiustificato di armi. Dopo aver scortato la nave nel porto di Tuticurin, la polizia ha sequestrato 31 fucili e oltre 5.000 proiettili. La nave appartiene alla societa’ Usa AdvanFort (con sede in Virginia), che fornisce servizi di scorta anti pirateria ai mercantili che transitano nell’Oceano Indiano. L’equipaggio, composto da dieci marinai (otto indiani e due ucraini) e 25 agenti di sicurezza (sei britannici, 14 estoni, quattro indiani e un ucraino), e’ stato interrogato dagli inquirenti indiani. ansa