16 ott. – Il Fondo monetario internazionale lancia la proposta di applicare una patrimoniale una tantum del 10% sulle famiglie piu’ benestanti, per ridurre il debito pubblico dei paesi dell’Eurozona ai livelli pre-crisi e cioe’ ai livelli della fine del 2007.
La proposta, che il Fmi definisce una “misura straordinaria per ripristinare la sostenibilita’ del debito”, e’ contenuta nel Fiscal Monitor’, il rapporto di ottobre. Secondo l’istituto questa misura, e’ stata sostenuta in passato da economisti del calibro di Pigou, Ricardo, Schumpeter e “prima che cambiasse idea” da Keynes.
Inoltre il prelievo una tantum e’ stato spesso usato in Europa dopo la Prima guerra mondiale e in Giappone dopo la Seconda guerra mondiale. Tuttavia si tratta di una misura che va implementata tempestivamente, perche’ rinviarne l’introduzione favorirebbe la fuga di capitali. “Le condizioni per un suo successo – spiega l’Fmi – sono forti e vanno anche pesate alla luce dei rischi delle alternative, che includono il rifiuto del debito pubblico o il suo ampliamento (che a loro volta costituiscono una forma particolare di tassazione della ricchezza dei detentori di bond, compresi i non residenti””.