15 ott – Prelievo forzoso sui conti correnti bancari. E’successo a Cipro a marzo, attraverso un diktat della Troika imposto per evitare che l’isola precipitasse nel default. Precisando agli Stati membri della UE che il “modello Cipro” non avrebbe creato alcun precedente, contestualizzando la scelta di prelevare dai depositi sopra i 100mila euro una percentuale di circa il 38% esclusivamente a questa situazione. E invece…
Invece pare che l’idea del prelievo forzoso potrebbe diventare una norma da applicare a tutti i conti correnti dei 15 Paesi dell’area Euro. La decisione arriverebbe direttamente da un report del Fondo Monetario Internazionale dal titolo “Monitor delle finanze pubbliche”: “Per porre rimedio all’esperimento fallimentare della moneta unica – scrive il Wall Street Journal – il Fondo Monetario Internazionale ha aperto alla possibilità che le autorità europee impongano un prelievo forzoso del 10% sui conti correnti di 15 paesi dell’area euro. Tanto ci vorrebbe, secondo i calcoli degli economisti, per riportare il debito sovrano del blocco ai livelli pre crisi“. Una decisione passata inosservata, riportata però da alcuni quotidiani, tra cui il greco Imerisia, che vede nel provvedimento una manovra suicida per tutti gli Stati europei interessati, oltre a provocare una fuga di capitali dalle banche europee.
“Il concetto è semplice – ribadisce il quotidiano statunitense – piuttosto che appesantire il carico fiscale delle imprese e far scendere ancora di più le buste paga, perché non andare a toccare i capitali “dormienti“?. In questo modo, attraverso il prelievo del 10% su tutti i conti correnti, sarebbero ancora una volta i cittadini a pagare la crisi del debito sovrano provocata da politiche monetarie europee sbagliate.
Poco importa al FMI di inasprire ancora di più i rapporti con Bruxelles e Bce, andando ad innescare nuove e violente rivolte sociali in tutta Europa. Anzi, consapevole “che le misure drastiche non hanno avuto i risultati attesi e che non hanno portato ad una riduzione del debito pubblico”, (come si legge nel rapporto) provocando una fuga di capitali all’estero e un’elevata inflazione per via del ritardo nell’attuazione delle stesse misure, il prelievo forzoso diventa la misura necessaria per “riportare il livello del debito pubblico a livelli pre-crisi”. Come? Attraverso “un tasso di prelievo alto (10%) dei risparmi netti positivi dei nuclei familiari di 15 paesi della zona euro”.
La missione è difficile, ma non impossibile, conclude il report del Fondo, perciò fa appello all’Unione e alla Bce di prendere in considerazione l’idea che messa a confronto “con i rischi e le alternative per ridurre il debito pubblico”, come ad esempio una moratoria delle passività o l’inflazione, “è anche una sorta di tassa sul patrimonio”. Una proposta inquietante, che però per molti potrebbe essere fattibile, come afferma l’economista belga Etienne de Callatay che la considera sì “perturbante, persino scioccante e scandalosa”, ma non nega di vederla come “una alternativa alle altre misure preconizzate per uscire dalla crisi, come il ricorso all’inflazione”. Staremo a vedere.
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Il FMI (naturalmente) ha già smentito di aver mai consigliato il prelievo forzoso totalitario sui c/c dell’Eurozona….
In realtà si sono messi “a remare” e parecchio anche…
Inoltre rimane intatto lo spaccato di come la pensino quei fuori di testa del FMI, venduti alle Banche.
Ma per ora va bene così….si fa per dire….;-)
Pazzi e criminali, farete scorrere il sangue!!!!!!!!!!!!!!!!!.
basterebbe che stampassero la moneta che manca , portassero il livello a quello precrisi , otterrebbero lo stesso effetto , senza terrorizare la gente , cosi sembra che lo facciano apposta o sono deficenti ?vogliono la rivolta sociale , vogliono la ribellione ?pensano che la gente possa sopportare una decurtazione del 10 %?
“Per porre rimedio all’esperimento fallimentare della moneta unica’. Come se questi banksters criminali non sapessero o avrebbero voluto il meglio per la gente. Beh, cosa aspettarsi di meglio dal WSJ!