14 ott. – Se la legge di stabilita’ comprendesse nuovi tagli lineari alla sanita’ pubblica, come trapela da indiscrezioni giornalistiche, “salta il servizio sanitario nazionale, e non saranno garantiti i livelli essenziali d’assistenza”.
E’ l’allarme che trapela dal ministero della Salute dopo le ipotesi di una nuova “sforbiciata” ai fondi per la sanita’ pubblica. Tagli che, si precisa dal ministero, “per ora sono solo un’indiscrezione”, che Saccomanni non ha ufficialmente confermato al ministro. In ogni caso le ipotesi circolate parlano di due miliardi in meno, quelli che avrebbero dovuto evitare l’introduzione di nuovi ticket, piu’ tagli a servizi per oltre un miliardo.
Il ministro Beatrice Lorenzin per ora preferisce non fare commenti ufficiali, si spiega, proprio perche’ di ufficiale non c’e’ niente. Tuttavia, notano al ministero, “con nuovi tagli lineari salta il patto per la Salute. I risparmi si stabiliscono solo tra ministero e Regioni, non con tagli lineari ma con una mirata lotta agli sprechi. Altrimenti saltano le 15 regioni sotto piano di rientro e sono in difficolta’ anche le 5 che hanno i conti in ordine”.
PIUTTOSTO CHE TAGLIARE LA SANITà TAGLIATE LA POLITICA