13 ott – Una donna di 36 anni, di origini venezuelane, ha riferito alla polizia di essere stata sequestrata e violentata per tre giorni da un pregiudicato senzatetto marocchino, suo coetaneo, all’interno di un capannone abbandonato in via Ronchi, nel ponente di Genova. La donna è stata visitata al pronto soccorso dell’ospedale Galliera, dove le sono stati riscontrati numerose ecchimosi e segni di violenza. È stata trattenuta per ulteriori accertamenti. La prognosi iniziale è di dieci giorni.
L’uomo è stato rintracciato e arrestato con le accuse di violenza sessuale e sequestro di persona.
La vittima delle violenze ha raccontato che conosceva il marocchino e che l’uomo l’avrebbe invitata «a casa sua» in via Ronchi. Il 7 ottobre scorso avrebbe preso il bus della linea 1 per raggiungere l’uomo. Sul mezzo sarebbe stata avvicinata da una donna ecuadoriana risultata essere amica del marocchino che l’avrebbe convinta delle buone intenzioni del suo amico.
Lei sarebbe poi stata accompagnata nel capannone dove sarebbe rimasta tre giorni contro la sua volontà. La fuga sarebbe avvenuta quando il marocchino l’avrebbe obbligata ad accompagnarlo in un negozio per la riparazione di un cellulare. La donna ha raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale dove ha riferito l’accaduto ai poliziotti di turno al posto fisso che hanno immediatamente fatto scattare le ricerche del marocchino.