Letta: Mediterraneo sicuro, da lunedì missione umanitaria navale e aerea

Enrico Letta

12 ott. – “Abbiamo cominciato nei giorni successivi al naufragio di Lampedusa a ipotizzare un’iniziativa e da lunedi’ metteremo in campo una missione militare umanitaria italiana”. Lo ha annunciato Enrico Letta a Venezia.
“Sara’ una missione navale e aerea”, ha aggiunto il premier. L’obbiettivo della missione, ha spiegato Letta, e’ “rendere il Mediterraneo piu’ sicuro possibile nella parte in cui in questi giorni e’ diventato una tomba”. “Per noi vorra’ dire spendere molti soldi per mettere in campo tre volte le navi che ci sono adesso e le unita’ aeree”, ha detto intervistato dal direttore di Repubblica, Ezio Mauro.

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Per Letta quella che stiamo affrontando e’ “un’emergenza a minuti”, che ha bisogno da subito di soluzioni, e che “non puo’ aspettare aprile o marzo”. “Noi non siamo quelli che scaricano sull’Europa la colpa, ma facciamo subito la nostra parte”, ha aggiunto, sottolineando che “bisogna mettere in campo scelte per evitare che il Mediteranneo sia un mare di morte”. “C’e’ bisogno di Frontex, di Eurosur, di ridiscutere il regolamento di Dublino”, ha spiegato Letta. “Noi – ha rivendicato concludendo – non facciamo missioni militari unillaterali per andare a bombardare, le facciamo umanitarie ed e’ una delle caratteristiche del nostro Paese di cui andare fieri”.

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3 thoughts on “Letta: Mediterraneo sicuro, da lunedì missione umanitaria navale e aerea

  1. Adesso il governo letta e i vertici della troika dormiranno sonni tranquilli, i cittadini europei invece,,,,,,saranno ancora più inca,,ati.

  2. ma visto la prossima novita’ spendereccia,perche’ non si organizzano meglio,cioe’ vanno direttamente nei porti africani e li caricano li’ cosi che il costo che pagano agli scafisti li pagano alle navi italiane e ammortizziamo i costi! no?tanto i profughi li portano lo stesso qui.

  3. Se ripercorriamo le missioni degli anni 90, sarà un fallimento. A bordo di decine di imbarcazioni, nel porto di Brindisi arrivarono migliaia di profughi. Fuggivano da un paese in crisi e sognavano un futuro migliore. Ma l’Italia non era preparata ad accoglierli e il paese si trovò di fronte a un’emergenza umanitaria. Anche in quella occasione Navi Pattugliatori della Marina Militare controllavano un esodo lasciando passare ogni mezzo proveniente dai paesi rivieraschi. Neanche oggi siamo pronti e preparati ad accogliere naufraghi e clandestini e tanto meno abbiamo risorse finanziarie per coprire le spese ed i rischi di queste velleitarie manovre di Governo.

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