11 ott – Il ”fattore forse più penalizzante” per la competitività delle imprese italiane ”sono i tempi biblici della giustizia civile”, per questo il governo deve ”fare di più, in linea con le raccomandazioni della Commissione” europea.
E’ il messaggio rilanciato dal vicepresidente dell’esecutivo comunitario Antonio Tajani in un intervento su ‘Il Tempo’, ricordando che l’Italia è anche ”in fondo alla classifica” Ue dell’efficienza della giustizia ”per tempi di risoluzione delle cause commerciali e numero delle cause pendenti, con un livello di applicazione delle nuove tecnologie informatiche mediocre”.
Questo pesa, secondo le stime, dall’1 al 2% del pil. Bruxelles, ha ricordato Tajani, organizzerà il 29 ottobre una conferenza proprio su competitività ed efficienza della pubblica amministrazione, una ”occasione di confronto sulle migliori pratiche e riforme anche per rendere la giustizia civile più efficiente”.