11 ott – L’Unione europea ha annunciato di avere sospeso 47 milioni di euro dei finanziamenti che fornisce alla Bosnia come potenziale futuro Stato membro a causa della incapacità dei leader del Paese a raggiungere un accordo per modificare la Costituzione, come richiesto dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu).
La Carta era stata stabilita nel compromesso che ha posto fine alla guerra di Bosnia del 1992-1995 e prevede che possa diventare presidente solo un bosniaco, un croato o un serbo, cioè un rappresentante dei tre gruppi etnici dominanti nel Paese. Tuttavia ebrei e rom hanno fatto causa alla Corte di Strasburgo contro la stessa Bosnia sostenendo che si trattasse di discriminazione e hanno vinto. La Cedu ha dunque richiesto le modifiche costituzionali.