8 ott – Duecento marines sono stati trasferiti ieri da una base in Spagna a quella di Sigonella per fare fronte a un’eventuale situazione di emergenza per le rappresentanze diplomatiche Usa in Libia. Lo hanno riferito fonti militari Usa alla Cnn. Lo spostamento dei duecento militari è stato eseguito in coordinamento con il Dipartimento di Stato e deciso come “misura precauzionale” per le possibili conseguenze della cattura in Libia da parte degli Stati Uniti del presunto membro di Al Qaeda Abu Anas al-Libi.
Il ministero della Difesa ha approvato il rischieramento nella base siciliana di Sigonella di una unita’ speciale militare statunitense, composta da forze di terra, aria e mare di pronto intervento in caso di crisi. Si tratta di 200 militari, oltre a mezzi di pronto impiego, che resteranno a Sigonella fino al 6 dicembre. Lo rende noto lo stesso dicastero della Difesa, riferendo che all’origine di tutto vi e’ il fatto che la cattura del leader di al Qaeda Abu Anas al-Libi da parte di forze speciali statunitensi avvenuta sabato scorso a Tripoli “ha determinato un nuovo stato di allerta per la sicurezza internazionale”. Gli Usa in risposta alla nuova minaccia hanno richiesto il rischieramento temporaneo di assetti militari nella base di Sigonella, per una eventuale ‘esfiltrazione’ (cioe’ passaggio e messa al sicuro, ndr) dei loro connazionali. Richiesta che in virtu’ degli accordi esistenti tra Italia e Stati Uniti ha ottenuto il via libera.
In particolare, saranno rischierati 4 velivoli MV 22 “Osprey” e 2 KC-130 in versione Air Refueller, per supportare eventuali esigenze di personale ed assetti Usa/Africom in merito a “Non Combatant Evacuation Operations” (NEO), “Hostage Rescue” o “Force Protection Missions”