8 ott. – – ‘Mangiar sano dà più slancio alla vita’. E’ questo il messaggio della campagna promossa dalla Regione Emilia Romagna nelle scuole secondarie di primo e secondo grado per informare ragazze e ragazzi sull’importanza dell’alimentazione per la propria salute e per favorire in loro una maggiore consapevolezza su questo tema. A partire dalle scelte dei prodotti alimentari al bar o nei distributori automatici. La campagna si propone inoltre di stimolare il confronto tra gli studenti sul tema dell’alimentazione.
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Nelle scuole sono, infatti, in distribuzione in questi giorni le locandine della campagna con i riferimenti della pagina web di approfondimento, realizzata su Saluter, il portale del Servizio sanitario regionale. L’inizitiva mira, in particolare, a contrastare l’obesità nella popolazione infantile e giovanile. Dall’indagine ‘Okkio alla Salute’, infatti, nel 2012 il 22% dei bambini dell’Emilia Romagna tra gli 8 e i 9 anni era in sovrappeso e il 7% in condizioni di obesità.
Non solo. I dati regionali, seppure migliori di quelli nazionali, indicano la diffusione di abitudini alimentari che predispongono all’aumento eccessivo di peso. In particolare: 3 bambini su 10 non fanno una colazione adeguata; 6 su 10 fanno una merenda di metà mattina troppo abbondante; 9 su 10 consumano giornalmente meno delle 5 porzioni di frutta e verdura raccomandate. E ancora, 4 su 10 consumano bevande zuccherate una o più volte al giorno.
Rispetto all’attività fisica, dall’indagine emerge poi che 1 bambino su 10 risulta non attivo; 8 su 10 non praticano l’attività fisica raccomandata per la loro età; 3 su 10 guardano i programmi alla TV e/o usano i videogiochi per 2 ore o più al giorno; 1 su 3 ha la TV in camera.
Di fronte a questo quadro, già nel 2012 la giunta Errani ha adottato le ‘Linee guida per l’offerta di alimenti e bevande salutari nelle scuole’ che costituiscono uno strumento concreto per promuovere sane scelte alimentari e per l’applicazione sul territorio regionale di standard nutrizionali che consentano di migliorare la qualità del cibo offerto nella scuola. Articolato in schede, il documento fa da riferimento per le scuole dell’infanzia, le primarie e secondarie di secondo grado che devono organizzare pranzo e merenda per gli studenti.
Un capitolo a sè è dedicato, inoltre ai distributori automatici e ai criteri per garantire una proposta di prodotti che favorisca una corretta alimentazione. In tal senso, oltre a privilegiare prodotti che riportano l’etichettatura nutrizionale, nel documento si sottolinea come nei distributori sia importante la posizione e la visibilità di ciascun alimento per orientare le scelte dei consumatori. L’acqua, per esempio, deve essere all’altezza degli occhi, in una posizione a più alta potenzialità di vendita rispetto alle bevande con più calorie.
Comunque a Bologna di obesi non ce ne saranno troppi considerando i bambini che saltano la cena e svengono in classe per la fame .. non per dieta.. ma per miseria.