7 ott – ”Con Marino abbiamo una condivisione di percorsi e credo che sia io che il sindaco vogliamo portare avanti progetti di integrazione e di accoglienza”. Cosi’ il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, a margine di un evento in Campidoglio, rispondendo ai cronisti in merito alla disponibilita’ da parte della citta’ di Roma di ospitare i sopravvissuti al naufragio di Lampedusa.
Il Ministro che ha avuto un breve colloquio privato con il sindaco Ignazio Marino ha spiegato che ”dei dettagli” di questa vicenda ”si discutera’ piu’ avanti”.
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Intanto, questa stessa mattina “La prossima volta torno con la pistola e vi ammazzo. E’ da un anno e mezzo che chiedo il sussidio, vi ammazzo”. Queste le parole urlate questa mattina in piazza del Campidoglio, da un uomo di 51 anni che aveva appena aggredito il responsabile dell’Ufficio del sindaco di Roma per le relazioni con il cittadino (Urc), e messo a soqquadro la stanza.
L’uomo, in visibile stato di alterazione, è stato portato via dagli uomini della polizia locale di Roma Capitale tra lo sconcerto e la paura degli impiegati. “Attendiamo gli accertamenti della polizia per capire cosa abbia spinto questa persona a compiere gli atti vandalici che abbiamo visto”, ha commentato il sindaco Ignazio Marino che immediatamente è andato a rendersi di persona di quello che era successo.” Certamente si capisce la disperazione che, però, non può mai giustificare atti di violenza che hanno causato danni fisici a persone, che adesso si trovano al pronto soccorso, e la distruzione di computer e tavoli”. La violenza “non può essere giustificata in nessun modo, soprattutto in un ufficio dove gli addetti svolgono ogni giorno, con passione, il loro difficile compito: aiutare i cittadini in difficoltà”