7 ott. – Senza lo shale gas l’Europa non puo’ competere con gli Stati Uniti: questo differenziale e’ drammatico, e’ un’emergenza”. Cosi’ l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha rinnovato l’allarme sulla mancanza di competitivita’ dell’Unione Europea dal punto di vista dei costi dell’energia durante un incontro al Council on Foreign Relations al quale ha partecipato anche il ceo della Total Christophe de Margerie.
Con la rivoluzione americana della shale gas l’Unione Europea si trova in una posizione “peggiore dal punto di vista della competitivita’ industriale cosi’ come il Giappone – ha evidenziato Scaroni – e con questo differenziale e’ difficile immaginare come l’Europa possa riprendersi”. Scaroni ha ricordato come i prezzi del gas in Europa siano tre volte quelli degli Stati Uniti mentre l’elettricita’ costa il doppio.
“Se anche gli Stati Uniti diventassero un grosso Paese esportatore di gas la situazione europea non migliorerebbe. Il gas arriverebbe in Europa a un prezzo doppio rispetto agli Usa e cio’ – ha affermato Scaroni – non sarebbe comunque sostenibile”. Sul futuro dello shale gas in Europa, “aspetto di vedere cosa succedera’ nel Regno Unito – ha affermato Scaroni – perche’ loro stanno andando avanti e sono piu’ pragmatici”. “Se lo shale gas non sara’ mai prodotto in Europa “tra vent’anni il nostro Texas sara’ la Russia – ha aggiunto Scaroni – perche’ ha risorse potenzialmente illimitate di gas, ha bisogno di clienti ed Europa e Russia hanno una lunga storia comune”. (AGI)
Siamo senza materie prime, senza energia e con una manodopera costosa e svogliata !