5 ott – La Squadra mobile della questura di Roma ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip presso il Tribunale di Roma, nei confronti di un sostituto commissario, un assistente e un operatore tecnico della Polizia di Stato in servizio presso la stessa questura. L’accusa e’ di violenza sessuale.
Il primo episodio risale alla notte del 28 giugno dello scorso anno, dopo la finale degli Europei di calcio Spagna-Italia, quando una 18enne romana viene fermata in auto con il fidanzato e tre amici durante un controllo antidroga nel quale viene scoperta una piccola quantità di hashish. Condotta in commissariato e isolata dagli altri ragazzi, la ragazza – secondo la sua denuncia, presentata nel maggio scorso su insistenza della madre – sarebbe stata costretta dal poliziotto a un rapporto sessuale. L’accusa contestata al sostituto commissario – ora ai domiciliari – è di aver approfittato dello stato di soggezione della giovane in un fermo non giustificato. Inoltre il poliziotto le ha anche inviato un sms dopo la violenza.
Per il secondo episodio, che risale a dicembre 2012, la Mobile ha arrestato un assistente capo e un collaboratore tecnico del commissariato che avrebbero abusato di una cubana di 27 anni nella sua abitazione mentre si trovava agli arresti domiciliari. Uno di questi incontri però è stato registrato dalla giovane, che lavora come prostituta e che ha poi consegnato il file agli investigatori. I tabulati telefonici hanno dato la conferma dei contatti fra i due agenti – ai quali sono stati concessi i domiciliari – e la ragazza e le visite che i poliziotti le facevano anche quando non erano incaricati di controllarla. Anche in questo caso l’accusa nei confronti degli agenti è di aver costretto la vittima alle violenze con abuso di autorità.