Finmeccanica, sì a cessione di Ansaldo Energia. Poi una quota andrà ai coreani

ansaldo4 ott. – Il Consiglio di amministrazione di Finmeccanica, riunitosi oggi sotto la presidenza di Gianni De Gennaro, ha deliberato la cessione della propria partecipazione in Ansaldo Energia al [tooltips type=”help” url=”#” title=”FSI” message=”Il Fondo Strategico Italiano Spa (FSI) è stato creato per Legge (Decreto Ministeriale 3 maggio 2011). E’ una holding di partecipazioni il cui azionista strategico è la Cassa Depositi e Prestiti, Spa pubblica (80,1% Ministero dell’Economia e delle Finanze, 18,4% Fondazioni di origine bancaria) attiva nel sostegno dell’economia e nello sviluppo infrastrutturale”]Fondo Strategico Italiano.[/tooltips]

(Cassa depositi e prestiti (CDP) è una società per azioni a controllo pubblico: il Ministero dell’Economia e delle Finanze  detiene l’80,1% del capitale, il 18,4% è posseduto da un nutrito gruppo di Fondazioni di origine bancaria, il restante 1,5% in azioni proprie. Presidente è Franco Bassanini, professore ordinario di diritto costituzionale, membro del Parlamento italiano dal 1979 al 2006, è stato Ministro nei governi Prodi I, D’Alema e Amato II (1996-2001))

L’operazione avviene a un prezzo fisso di riferimento pari a 777 milioni di euro e un earn out fino a 130 milioni di euro che maturera’ negli anni 2014, 2015 e 2016, subordinatamente al conseguimento da parte di Ansaldo Energia dei risultati economici del business plan gia’ approvato dalla societa’. Lo rende noto un comunicato della stessa Finmeccanica.

Nel complesso – si legge nella nota –, l’operazione prevede la vendita del 99,55% del capitale della societa‘, l’84,55% del quale (39,55% di Finmeccanica e 45% di First Reserve) al closing, previsto entro la fine del 2013; la restante quota del 15% di Finmeccanica verra’ ceduta, attraverso un meccanismo di opzioni put/call, tra il 30 giugno 2017 e il 31 dicembre 2017, al prezzo di riferimento di 777 milioni di euro capitalizzato a un tasso di interesse annuo composto del 6%.

Gli effetti dell’operazione per Finmeccanica saranno: incasso di 273 milioni di euro al closing, a fronte della cessione della quota del 39,55%; incasso di 117 milioni di euro, piu’ interesse del 6% pro rata temporis, relativi all’opzione put/call esercitabile nel 2017, sulla quota del 15%; deconsolidamento al closing di un debito finanziario che al 30 giugno 2013, per la quota di pertinenza di Finmeccanica (55%), era pari a circa 220 milioni di euro; incasso fino a 130 milioni di euro relativo all’earn out negli anni 2015, 2016, 2017.

La cessione di Ansaldo Energia contribuisce al consolidamento patrimoniale di Finmeccanica e costituisce un passaggio fondamentale del piano strategico del Gruppo, che prevede il rafforzamento della governance, la ristrutturazione operativa e gestionale e il riassetto del portafoglio di attivita’. Finmeccanica potra’ cosi’ concentrare le proprie risorse nel settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, sviluppare tecnologie e prodotti – tanto civili quanto militari – che ne rappresentano l’attivita’ caratteristica, creando valore per gli azionisti e contribuendo in tal modo alla crescita del patrimonio tecnologico del sistema industriale italiano. Nel piu’ ampio processo di riassetto e rafforzamento dell’industria elettromeccanica italiana, Finmeccanica e Fondo Strategico Italiano hanno siglato, altresi’, un Memorandum di Intesa non vincolante che, a fronte della possibilita’ di aprire l’azionariato di Ansaldo Energia a operatori industriali, indica Doosan – con cui Finmeccanica ha intrattenuto approfonditi negoziati strategici e industriali – quale interlocutore prioritario. Nel medesimo memorandum Finmeccanica e Fondo Strategico Italiano hanno concordato di valutare opportunita’ relative ad operazioni strategiche nell’ambito del comparto ferroviario, anche attraverso il coinvolgimento di importanti operatori internazionali.