Nosy Be (Madagascar), 4 ott. – Era italiano uno dei tre uomini linciati dalla folla sull’isola di Nosy Be, in Madagascar, perche’ sospettati di essere trafficanti d’organi. La conferma e’ arrivata dalla Farnesina, dopo che la polizia locale aveva fatto sapere che aveva un passaporto italiano e si chiamava Roberto.
Madagascar: “trafficano organi”, folla inferocita ha linciato e bruciato tre europei
Il caso e’ stato seguito da un corrispondente consolare, perche’ l’Italia non riconosce l’attuale governo del Madagascar, nato da un golpe. Gli altri due uomini uccisi sono un francese di nome Sebastien e un malgascio, secondo alcune fonti lo zio del bambino di otto anni di cui il ritrovamento del cadavere con i genitali e la lingua recisi ha scatenato la furia della folla. A scatenare la furia omicida dei residenti dell’isola di Nosy Be, una nota destinazione turistica locale, e’ stato il ritrovamento del cadavere di un bimbo di otto anni, con i genitali e la lingua tagliata. In relazione alla scomparsa e’ stato arrestato un uomo del posto.
Le prime due vittime, tra cui l’italiano, sono state linciate sulla spiaggia di Ambatoloaka, un’idilliaca lingua di sabbia bianca molto nota tra i turisti. Piu’ tardi un terzo uomo e’ stato linciato da alcune persone che lo hanno estratto a forza da un’automobile e le hanno dato fuoco. L’aggressione e’ avvenuta dopo giorni di tensione in cui era stato anche assaltato il commissariato che aveva la responsabilita’ delle indagini.
Nei tumulti c’erano stati un morto e due feriti. Alcuni media locali hanno riferito che un gruppo di residenti era riuscito ad entrare nell’abitazione delle due vittime, e avevano trovato organi umani in un frigorifero. Secondo Randriamaro, i due hanno ammesso la loro attivita’ sotto tortura, prima di morire. Intanto il consolato francese in loco ha esortato i connazionali ad evitare di mettere piede nell’isola di Nosy Be “fino a quando non sara’ riportata la sicurezza, soprattutto sulle spiagge”. Ai cittadini francesi che si trovano gia’ sull’isola e’ stato invece suggerito di restare nelle proprie abitazioni. (AGI) .