MOMBASA, 4 OTT -A Mombasa, in Kenya, una chiesa e’ stata data alle fiamme durante le proteste islamiste per l’omicidio avvenuto nella notte dello sceicco Ibrahim Ismail, un predicatore integralista considerato il successore di Aboud Rogo Mohammed, anche lui assassinato, nell’agosto 2012.
Agenti in assetto anti-sommossa sono dovuti intervenuti per disperdere la folla dopo che era stata incendiata la chiesa protestante appartenente all’Esercito della Salvezza. Gli agenti hanno usato i lacrimogeni, ma nel frattempo erano gia’ scoppiati furibondi scontri di piazza.
A infiammare gli animi aveva provveduto Abubaker Shariff Ahmed detto ‘Makaburi’, l’Austero in lingua swahili: il religioso ultra-radicale ha arringato i seguaci sul luogo dell’imboscata, costata in tutto quattro morti, denunciando una “vera e propria esecuzione extra-giudiziale” da parte delle forze di sicurezza, proprio come nel caso di Rogo. Sia questi sia Ismail erano soliti recitare i loro sermoni nella moschea cittadina di Masjid Moussa, frequentata da musulmani fondamentalisti, ed erano legati al movimento jihadista somalo al-Shebaab al-Mujaheddin, responsabile il 21 settembre scorso dell’assalto al centro commerciale ‘Westgate’ di Nairobi, in cui persero la vita decine di civili.
Lo stesso Rogo era inoltre stato inserito dall’Onu e dagli Stati Uniti sulla lista nera dei sostenitori di al-Qaeda. Nella seconda citta’ del Kenya, importante porto e ambita meta turistica, ha il suo quartier generale il Mombasa Republican Council, un movimento separatista che punta all’indipendenza della fascia costiera del Paese africano, a maggioranza islamica.