4 OTT – Sono 5 le persone detenute in attesa di processo dopo il rinvio a giudizio disposto dai giudici che indagano sulle attività illegali del partito filo-nazista greco Alba Dorata.
“Chi crede che lo Stato democratico farà marcia indietro nella lotta contro il neo-nazismo, si sbaglia di grosso e se ne renderà conto presto. Andremo fino in fondo, questo è il nostro dovere democratico”: lo ha detto il ministro dell’Ordine Pubblico greco Nikos Dendias in un’intervista al quotidiano Elefterotypia.
Il ministro ha inoltre sottolineato che l’indagine sul partito Alba Dorata “non si ferma qui, continuerà e sarà ampliata”.
Intanto il Tribunale di Atene ha confermato la custodia cautelare per il fondatore e leader di Alba Dorata, Nikos Michaloliakos. Lo hanno riferito i media locali. Il leader del movimento di estrema destra e’ accusato di ”dirigere un’organizzazione criminale” mentre le autorita’ proseguono le indagini sull’organizzazione politica, dopo l’omicidio del rapper antifascista Pavlov Fyssas il 18 settembre scorso, da parte di un esponente di Alba Dorata a causa di una rissa per motivi di calcio e non per motivi politici.
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Il portavoce del movimento di estrema destra ha replicato che ”la magistratura ha adottato una decisione completamente ingiusta e dettata da centri di potere esterni al Paese”. Intanto, il ministro dell’Ordine pubblico greco, Nikolas Dendidas, ha fatto sapere ai media locali che ”chi crede che lo Stato fara’ un passo indietro nella lotta contro gli estremismi, si sbaglia di grosso: andremo fino in fondo, questo e’ il nostro dovere democratico”. Il ministro ha aggiunto che l’indagine su Alba Dorata ”non si ferma qui, continuera’ e sara’ ampliata”