2 ott – E’ stato subito feeling fra Federico Pizzarotti e Lilian Thuram. Il campione francese, che per 5 stagioni è stato l’idolo dei tifosi del Parma, è tornato in città per presentare il suo libro “Le mie stelle nere – da Lucy a Barak Obama”, ed ha volentieri accettato l’invito del sindaco a scambiare quattro chiacchiere in Municipio: “Anche se non sono tifoso di calcio – ha esordito il sindaco – ci tenevo a salutarla personalmente perchè trovo la sua iniziativa interessantissima anche per la nostra città”.
Thuram prende la compagna per capelli e la sbatte contro il frigorifero
Nell’incontro, al quale è intervenuta anche il vicesindaco Nicoletta Paci, si è parlato soprattutto del valore della diversità, degli effetti della crisi, che rende tanti più “cattivi”, di come cambia il mondo e di quanto sia difficile accettare i cambiamenti e sconfiggere i pregiudizi.
“Sapesse quante critiche ho ricevuto solo perché ho manifestato la volontà di individuare un terreno per la moschea – ha detto Pizzarotti – eppure sarà un luogo di preghiera, ma tutti i cambiamenti sono accompagnati da resistenze, che poi il tempo provvede a stemperare”.
Anche in Francia – ha risposto l’ex calciatore – restano elementi di separazione: nonostante le persone di colore siano presenti da diversi secoli, nei libri di scuola non si trova una foto di un nero. Bisogna fare per cambiare, a partire dalla scuola”. E la scuola, appunto, potrebbe diventare la ragione di una prossima visita di Thuram a Parma: il vicesindaco glielo ha espressamente richiesto. “In altre città lo abbiamo già programmato – ha risposto Thuram – mi piace parlare con i ragazzi e verrò volentieri anche a Parma, a parlare del mio libro e del perché l’ho scritto”. Ma il cambiamento arriverà, “perché la vita è più forte di tutto”, hanno concluso al momento di congedarsi Thuram e Pizzarotti”.
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Si, pregheranno la morte degli infedeli.