1 ott – Le possibilità di superare la soglia di sbarramento (5 per cento) sono scarse, ma i Rom della Repubblica Ceca ci provano lo stesso. Si chiama Partito democratico dei Rom (RdS), è la formazione politica che si propone di rappresentare gli interessi della comunità nomade del paese mitteleuropeo.
Rds correrà a fine mese alle elezioni per il rinnovo del parlamento nazionale. “Vogliamo motivare i Rom a lavorare e mandare i bambini a scuola – dice il leader di Rds, Miroslav Tancos -. Vogliamo impegnarci per la creazione dei posti di lavoro per la nostra gente, e in generale vogliamo proteggere donne madri, pensionati, ammalati, disoccupati e socialmente deboli“. Lo scopo della formazione, sostiene Tancos, è dare unione a una comunità che altrimenti marcia divisa. Allo stesso tempo l’intenzione è abbattere i clichè e dimostrare “che i ‘nomadi’ non vogliono pietà ed elemosine, ma occasioni di lavoro per far vedere quanto valgono”.
Il partito democratico dei Rom (sigla registrata lo scorso agosto) si presenta in 4 regioni su 14. La comunità nomade della Repubblica Ceca è composta da circa 250mila persone, su una popolazione complessiva di 10,5 milioni di abitanti.
Ahahahhahaah, viene da ridere perchè i Rom, da sempre, sin dalla notte dei tempi non hanno mai lavorato fatto alcune eccezioni