Venezia, lo scandalo Mose finisce nel mirino della UE

mose27 sett – “La Commissione valuterà le implicazioni del nuovo accordo al fine di verificarne la coerenza con il requisito concordato con le autorità italiane alla chiusura della procedura d’infrazione, dell’indipendenza dell’organismo di controllo”. E’ la risposta del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik all’interrogazione di Andrea Zanoni, eurodeputato e membro della commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, per la “possibile violazione degli indirizzi comunitari sul monitoraggio indipendente della realizzazione del progetto Mo.S.E. e della sorveglianza sulle misure volte a limitarne l’impatto ambientale”, come scritto nell’interpellanza.

“Spetta alle autorità italiane garantire la piena attuazione delle misure di mitigazione e compensazione del progetto che sono state concordate. Tuttavia, nel caso ricevesse informazioni circostanziate secondo cui le condizioni in base alle quali è stata chiusa la procedura d’infrazione non sono state rispettate, l’Europa s’informerà presso le autorità italiane”, aggiunge il commissario Ue. Potočnik fa anche sapere a Zanoni che “la Commissione è a conoscenza dell’indagine giudiziaria” di luglio scorso (quella sul caso Mazzacurati).

“Adesso vediamo se Bruxelles farà un po’ di chiarezza sullo scandalo che ha investito il progetto del Mose, tra infrazioni, conflitti d’interesse e arresti vari – ha commentato Zanoni – Ora vedremo se il nuovo accordo rispetta gli standard ambientali europei nell’interesse di Venezia e dei suoi cittadini”.

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