25 sett – Lo Stato è tenuto a garantire il pagamento dei debiti contratti dai Comuni che dichiarano il dissesto finanziario. Lo ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti umani pronunciandosi sul ricorso presentato da due abitanti di Benevento. I due abitanti di Benevento, nonostante una sentenza pronunciata in loro favore nel 2003, non sono mai riusciti a recuperare quanto dovutogli dal Comune in dissesto finanziario. Lo Stato italiano è ora tenuto a versargli 80 mila euro per danni morali e pecuniari.
È dalla fine degli anni Ottanta che Giovanni De Luca e Ciro Pennino attendono quanto dovutogli dal comune di Benevento. Per essere rimborsati hanno anche fatto causa al Comune. Ma nonostante una sentenza in loro favore, grazie a una legge entrata in vigore nel 2004, che stabilisce che i Comuni in dissesto finanziario non sono tenuti a onorare i loro debiti neanche in caso di una ingiunzione di pagamento di un tribunale, i due uomini non hanno mai potuto recuperare quanto gli era dovuto. Ma ora la Corte di Strasburgo ha stabilito che “in quanto componente statale, un’autorità locale non può utilizzare le proprie difficoltà finanziarie come scusa per non onorare gli obblighi imposti da una sentenza del tribunale”.
I giudici di Strasburgo hanno rifiutato la tesi del governo italiano secondo cui le gravi difficoltà del comune giustificano il non pagamento dei debiti o l’offerta da parte dello Stato di ripagarne solo una parte, fosse pure, come in questo caso, l’80% del totale. La Corte ha quindi stabilito che lo Stato dovrà versare 50 mila euro a Giovanni De Luca e 30 mila a Ciro Pennino, per danni morali e pecuniari, oltre a 5 mila euro l’uno per le spese processuali.