Bolzano: Delrio, auspico ripensamento su rimozione Tricolore da rifugi

rifugio bolzanoROMA, 25 Settembre 2013 – ”Fatto salvo il diritto all’autodeterminazione dei Consigli e le regole della democrazia elettiva” il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, auspica un ”ripensamento” riguardo la mozione sui rifugi alpini approvata nei giorni scorsi dal consiglio provinciale di Bolzano che punta ad eliminare l’obbligo di esposizione della bandiera italiana. ”Sulla segnaletica di montagna e in particolare sui nomi dei rifugi alpini, da considerarsi esercizi pubblici e sui cui la giunta provinciale ha deliberato nel 2009 la bilinguita’ – premette Delrio in una nota – e’ stato raggiunto un accordo tra provincia autonoma e governo nel rispetto del bilinguismo e con lo specifico obiettivo di fissare una norma condivisibile, volta ad arginare improvvisazioni, che possa consentire di guardare avanti nella convivenza. L’accordo e’ uno strumento per la comunita’ altoatesina che puo’ esser utile nella chiusura di una polemica di lunga data”. Il ministro ggiunge poi che ”riguardo la previsione nella mozione di eliminare dai prossimi contratti di gestione dei rifugi l’esposizione della bandiera italiana mi auguro un ripensamento”. Delrio si definisce, infatti, ”dispiaciuto (anche da ex sindaco della citta’ del Tricolore) che il Tricolore nazionale, che piu’ volte abbiamo difeso come bandiera di tutti, simbolo del rispetto delle differenze di questo nostro grande paese, venga usato come arma, sia per segnare confini tra le culture, sia per battaglia politica. I rifugi di norma espongono la bandiera della loro nazione, anche come segno che li’ si trova riparo. Non sono leggi ma regolamenti e soprattutto sono buone abitudini. Vorremmo che nei rifugi su suolo italiano si continuasse a esporre una bandiera che e’ la bandiera dell’Italia di oggi, che guarda verso l’Europa e in cui tutte le culture si possono sentire a casa”, conclude Delrio.

ASCA