23 set. – Se Bashar al-Assad dovesse cadere, al potere in Siria arriveranno gli islamisti. L’ammonimento e’ del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Parlando durante un’intervista, ieri al Primo canale russo, il ministro ha avvertito che il risultato dell’uso della forza in Siria “sara’ a favore dei ribelli, che andranno al potere”. “Lo Stato laico non sopravvivera’”, ha aggiunto, sottolineando che i jihadisti rappresentano i due terzi dell’opposizione e vogliono proclamare il califfato islamico in Siria e nei territori limitrofi.
“I nostri partner occidentali – ha aggiunto – non possono non essere consapevoli di questo”. Il messaggio e’ a Usa, Francia e Inghilterra che stanno premendo perche’ la risoluzione, con cui legittimare il controllo internazionale sull’arsenale chimico siriano, sia scritta sotto il capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite che autorizza l’uso della forza in caso di violazioni. Mosca e’ contraria, temendo che il documento diventi un pretesto per attaccare l’alleato siriano.
A detta di Lavrov, gli Usa “stanno ricattando” la Russia, con la minaccia di abbandonare il lavoro nell’ambito dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche all’Aja, se non verra’ appoggiata la risoluzione basata sul capitolo VII. (AGI) .
agli Usa non importa tanto se vanno gli islamisti al potere, anzi.. è l’obiettivo.. li terrano sotto pressione perenne con un governo fantoccio come già accade in Iraq, Libia, e Afghanistan e governi già ben autocollaudati dei restanti paesi arabi, e nel frattempo godono delle condizioni favorevoli geopolitiche.. altrimenti non va bene se permane un governo per loro ostlle ma favorevola a potenze concorrenti come Russia e Cina.. soprattutto Cina