ROMA 21 sett – Un ragazzo della loro famiglia viene gambizzato in strada e così decidono di farsi giustizia da soli organizzando una ronda per cercare l’aggressore. Protagonista è la famiglia malavitosa romana dei Casamonica che però nella foga di vendicarsi sbaglia obiettivo e massacra di botte un giovane caporale dell’esercito, finito in ospedale con una prognosi di 40 giorni. Due membri della famiglia finiscono in manette con l’accusa di lesione personale aggravata in concorso.
Attimi di panico ieri sera nel quartiere Romanina, alla periferia est della città. Cinque colpi di pistola sono partiti da un motorino in Via Salvatore Barzilai, angolo via Domenico Baccarini. La vittima, uomo 35enne, è Enrico Casamonica, esponente del clan omonimo.
I colpi lo hanno preso solo di striscio a una gamba e la vittima è stata subito ricoverata in ospedale, al Policlinico Tor Vergata. I due uomini a bordo dello scooter sono fuggiti. E mentre i poliziotti indagano sui fatti cercando di rintracciare i malviventi, i familiari della vittima agiscono da soli.
VENDETTA FAMILIARE – Poche ore dopo infatti i Carabinieri intervengono per sedare una rissa, sempre in zona Romanina, e arrestano due uomini, di 56 e 54 anni, anch’essi componenti del clan. La coppia si era appena scagliata con calci, pugni e spranga contro una persona a bordo di un motorino, convinti di farla pagare all’uomo che prima aveva gambizzato il familiare. L’aggredito invece, un 22enne caporale dell’esercito, non sembra avere alcun legame con la sparatoria.