23 sett – – Sarà riservata esclusivamente a grandi imprese edilizie la quarta gara indetta dal ministero delle Infrastrutture greco per assegnare l’appalto per la costruzione della contestata moschea nel quartiere Votanikòs di Atene: una delle poche capitali europee ancora sprovvista di un tempio per i suoi circa 300mila residenti di fede islamica.
Lo riferiscono oggi i giornali locali ricordando che le prime tre gare (8, 18 e 26 luglio) erano andate deserte perché diverse aziende non si erano presentate. La motivazione ufficiale sarebbe che avrebbero avuto intimidazioni da parte di gruppi di destra e di residenti del quartiere Votanikòs dove il luogo di culto dovrebbe sorgere.
Al progetto, del valore di 946mila euro, si oppone strenuamente pure il vescovo ortodosso dell’attiguo rione del Pireo Seraphim. “Riteniamo che importanti imprese edilizie, proprio perché impegnate in grandi progetti, non avranno alcun problema con eventuali reazioni popolari”, ha detto al giornale Kathimerini Stratos Simopoulos, segretario generale del ministero dei Lavori Pubblici. “E questa volta pensiamo che il progetto sarà realizzato anche prima del previsto”, ha concluso.
mi auguro che vada desertamperchè sarebbe la solita resa dell’occidente….
Cara Grecia, sei una contraddizione ! Ma come, vuoi mettere fuorilegge il partito nazista di Alba Dorata e, poi, mi vuoi aprire le moschee?
Guarda, che si tratta della stessa cosa anzi, gli islamici hanno metodi di “vita” e regole da far sembrare i nazisti dei dilettanti.
per ogni moschea in Europa una Chiesa in un Paese islamico,,o reciprocità o niente.
nessuna reciprocita’……….Probabilmente loro non vogliono l’inquisizione come noi non vogliamo la sharia.
L’unica soluzione e’ che entrambi si diventi laici o, meglio ancora, atei……………………che tanto sono solo superstizioni