20 SET – Sandro Bondi, senatore del Pdl, dichiara: ‘‘Sostenere che il superamento del 3% nel rapporto deficit/pil sia la conseguenza dell’instabilita’ politica non fa onore a Enrico letta. Il superamento del 3 per cento era ampiamente prevedibile a causa della recessione che quest’anno si attesta a meno 1,7 mentre le previsioni ottimistiche per l’anno venturo sono semplici vaticini”.
“Il deficit è verso 3,1% ma sarà sotto entro l’anno”. E’ quanto invece afferma il premier Enrico Letta commentando l’aggiornamento del Def e precisando che “l’interruzione della discesa dei tassi e la ripresa dell’instabilità politica pesa sui conti e per questo non siamo stati in grado di grado di scrivere oggi 3%” nel Def. Il deficit programmatico, che il governo si impegna a raggiungere, sarà al 3% nel 2013, con una correzione di 0,1 punti, al 2,5% nel 2014 e all’1,6% nel 2015.
Letta aspetta una lettera di Rhen per “galleggiare” fino a Natale
La Commissione Ue ”accoglie con favore il fermo impegno da parte del premier Letta per assicurare il rispetto degli obiettivi di bilancio per quest’anno”. Così il portavoce del commissario agli affari economici Olli Rehn, precisando inoltre che ”non esiste alcuna nota” inviata all’Italia da parte della Commissione europea sulla necessità di nuove misure in caso di sforamento del tetto del 3% del deficit.