“Lo Stato fa lo Stato. La Tav si farà. Delinquenti e bombaroli si rassegnino” lo ha dichiarato il ministro dell’Interno Angelino Alfano, a proposito di quanto stabilito dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza. Il Comitato si è riunito al Viminale stamattina, presieduto da Alfano, ed è stato deciso di rafforzare la protezione del cantiere Tav in Val di Susa inviando duecento uomini che saranno impiegati per le esigenze di sicurezza del sito.
“Andremo avanti – ha aggiunto Alfano – ribadendo che un’opera strategica decisa rispettando tutte le procedure di legge e ascoltando le popolazioni, non può essere bloccata da chi, colluso dell’eversione e della violenza, pretende di contrapporsi alla legge e alla democrazia”.
E – ha concluso il ministro dell’Interno – “ecco perché dopo avere protetto più efficacemente con il decreto dell’otto agosto i luoghi del cantiere, oggi rafforziamo i contingenti che proteggeranno l’avvio dei lavori della ‘talpa’, nonchè abbiamo scelto come prefetto una donna di grande esperienza di territorio e di ordine pubblico”.
Oggi il ministero dell’Interno ha deciso di rafforzare la protezione del cantiere Tav inviando duecento uomini che saranno impiegati per le esigenze di sicurezza del sito. La decisione è stata adottata questa mattina dal Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza che si è riunito al Viminale.
20 sett 2013