17 SETT – La Corte suprema d’Ungheria ha bocciato la proposta del Comitato elettorale nazionale (Nec) di indire un referendum sull’eutanasia. A darne notizia il sito internet www.politics.hu. La domanda proposta per il referendum era: “Volete che gli adulti che soffrono di malattie incurabili siano autorizzati a porre fine alla propria vita con assistenza medica?”.
La Corte suprema ha motivato la decisione spiegando che lo scopo dell’iniziativa privata era invitare il parlamento ad aprire un dibattito sulla questione, ma la domanda posta dal Nec, nel modo in cui era formulata, avrebbe indotto le persone a credere che sarebbero state loro stesse a poter decidere se consentire l’eutanasia o vietarla. Per questo la Corte ha invitato il Nec ad avviare una nuova procedura.
All’inizio di luglio l’Ufficio elettorale nazionale aveva dato il via libera a un’iniziativa privata a sostegno dell’eutanasia attiva in Ungheria. Se si fossero raggiunte le 50mila firme, il parlamento sarebbe stato obbligato ad avviare un dibattito. La Camera dei dottori ungherese ha bocciato la proposta di eutanasia attiva e il sondaggio del luglio del 2013 ha dimostrato che i cittadini fautori di questa pratica sono calati del 10% negli ultimi dieci anni.