Siria, Lavrov: razzi al gas sarin con parole cirilliche? Li producono Paesi Nato

17 SET – Il singolo razzo al gas sarin con tracce di lettere in cirillico citato nel rapporto Onu sull’uso di armi chimiche il 21 agosto alla periferia di Damasco? Il ministro degli esteri Serghiei Lavrov respinge i sospetti di una fornitura russa e ipotizza due spiegazioni: la prima e’ che nella regione ”ci sono armi di ogni tipo in circolazione, dei tempi sovietici e anche recenti”, come quelle legate al conflitto in Libia; la seconda e’ che molti Paesi, anche Ue e Nato, producono armi di modello sovietico senza licenza.

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”In questa regione ci sono armi di ogni tipo in circolazione, anche dei tempi sovietici e dei tempi recenti”, ha ricordato, aggiungendo che le armi fornite alla Libia durante il conflitto, nonostante l’embargo del consiglio di sicurezza dell’Onu, ”sono in circolazione in tutta l’Africa settentrionale e forse anche oltre”. Inoltre, ha proseguito in una conferenza stampa con il suo collega francese Fabius, la produzione senza licenza di armi di ideazione sovietica continua in molti Paesi (in particolare dell’Europa centro-orientale un tempo aderenti al Patto di Varsavia) nonostante il tentativo di Mosca di bloccare tale attivita’: ”una vera sfida perche’ molti Paesi, inclusi membri della Ue e della Nato, la considerano un business profittevole e rifiutano di siglare un accordo”, ha detto, invitando quindi a ”studiare tutti i fatti (su quanto accaduto in Siria) nel loro insieme, comprese anche le testimonianze di coloro che avevano visitato la zona dove e’ avvenuto l’episodio”. (ANSAmed).