ABI – LANNUTTI: E’ INDECENTE LA PROPOSTA DI PRESTITO IPOTECARIO VITALIZIO, CHE NON SERVE A SUPPORTARE I FIGLI, MA A SACCHEGGIARE CASE E RISPARMI DEI VECCHI
17 sett – – Il prestito ipotecario vitalizio, ”garantito da una proprietà immobiliare” che consenta ai proprietari over 65 di ”convertire parte del valore dell’immobile in contanti” per ”migliorare il tenore di vita”, ”soddisfare esigenze di consumo” o anche ”supportare con l’anticipo i figli nell’acquisto della casa” senza ”perdere la proprietà dell’immobile’, avanzata dall’Abi, è l’ennesimo tentativo di saccheggiare il sudato risparmio dei vecchi, spogliando gli eredi con spese, interessi e provvigioni.
A bocciare senza appello la proposta dell’Abi è Elio Lannutti, presidente dell’Adusbef, l’Associazione difesa consumatori ed utenti bancari, finanziari ed assicurativi, il quale scrive: “Le banche italiane che praticano tassi di interessi più elevati di 114 punti base della media Ue sui mutui prima casa e costi annui dei conti correnti pari a 345 euro l’anno, contro una media di 114 euro, non contente di saccheggiare i consumatori, le famiglie e le piccole e medie imprese sono – come spiega Zigmunt Bauman nel ‘mondo drogato della vita a credito’ alla ricerca di nuove terre vergini da esplorare: ”Vivere a credito dà dipendenza come poche altre droghe, e decenni di abbondante disponibilità di una droga non possono che portare a uno shock e a un trauma quando la disponibilità cessa.
Oggi ci viene proposta una via d’uscita apparentemente semplice dallo shock che affligge sia i tossicodipendenti che gli spacciatori: riprendere (con auspicabile regolarità) la fornitura di droga. Non riesci a ripagare il tuo debito? Non preoccuparti: a differenza degli avidi prestatori di denaro vecchio stile, ansiosi di veder ripagate le somme prestate entro termini ben precisi e non differibili, noi prestatori di denaro moderni e disponibili non ti chiediamo indietro i nostri soldi, bensì ci offriamo di prestartene altri per pagare il vecchio debito e avere un po’ di disponibilità (cioè di debito) in più per toglierti nuovi sfizi. Siamo le banche che dicono “sì”, le banche disponibili, le banche col sorriso, come diceva una delle pubblicità più geniali.
Quello che nessuno spot diceva apertamente, lasciando la verità ai cupi presagi del debitore, era che le banche prestatrici in realtà non volevano che i debitori pagassero i debiti. Se lo avessero fatto entro i termini non sarebbero stati più in debito, ma sono proprio i loro debiti (il relativo interesse mensile) che i moderni, disponibili (e geniali) prestatori di denaro hanno deciso, con successo, di riciclare come fonte prima del loro profitto costante, assicurato (e si spera garantito).
I clienti che restituiscono puntualmente il denaro preso in prestito sono l’incubo dei prestatori. Le persone che si rifiutano di spendere denaro che non abbiano già guadagnato e si astengono dal prenderlo in prestito, non sono di alcuna utilità ai prestatori – perché sono quelli che (spinti dalla prudenza o da un senso antiquato dell’onore) si affrettano a ripagare i propri debiti alle scadenze. Una delle maggiori società di carte di credito presenti in Gran Bretagna ha suscitato pubbliche proteste, nel momento in cui ha scoperto il suo gioco rifiutando il rinnovo delle carte ai clienti che pagavano ogni mese il loro intero debito, senza quindi incorrere in sanzioni finanziarie”.
La proposta elaborata dall’Abi del ‘prestito ipotecario vitalizio’, che consentirebbe di convertire parte del valore della proprietà immobiliare in contanti senza necessità di lasciare l’abitazione o a ripagare il capitale e gli interessi sul prestito fino alla scadenza del contratto, con interessi e spese ricapitalizzati periodicamente sul finanziamento originario e rimborsati alla data di decesso del mutuatario, oltre ad essere indecente, ha lo scopo di gettare nelle grinfie dei banchieri migliaia di vecchi, rendendo tossico-dipendenti del denaro facile apparentemente elargito gli stessi eredi, che difficilmente riusciranno ad estinguere i debiti bancari, liberare l’immobile dall’ipoteca, vendere l’immobile o lasciare che la banca mutuataria venda l’immobile per rimborsare il proprio credito.
Adusbef continuerà a battersi contro proposte svantaggiose e pericolose per i consumatori, ancor più odiose perché in una fase di crisi acuta generata dall’avidità dei banchieri, colpiscono i bisogni dei giovani puntando sul sudato risparmio degli anziani, che hanno l’unica finalità di continuare a sorreggere le indecenti e spericolate manovre delle banche”.
(OPI)