17 sett -Seconda condanna per diffamazione. La Cassazione ha condannato Beppe Grillo: dovrà risarcire l’ex sindaco di Asti Giorgio Galvagno per “danni da lesione alla reputazione”. Lo ha stabilito la sesta sezione civile della Suprema Corte, rigettando il ricorso presentato dalla difesa di Grillo contro la sentenza della Corte d’Appello di Torino.
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Al centro del processo, delle “affermazioni” fatte da Grillo durante uno spettacolo, in cui accusava Galvagno di “aver ricevuto indebitamente denaro o altre utilità da smaltimento illegittimo di rifiuti tossici. Nella sentenza depositata oggi dalla Cassazione si ricorda che “uno dei limiti che la satira non può travalicare concerne proprio, come nel caso di specie, l’attribuzione ad altri di un fatto illecito”.
Essendo pacifico, nel caso ora in discussione, che Grillo attribuiva all’odierno resistente un fatto di rilievo penale che questi ‘sicuramente non aveva commesso’ ne deriva il rigetto del ricorso in esame”. Il “contesto di spettacolo in cui le affermazioni incriminate furono proferite – si legge ancora nella sentenza – non incide su tali conclusioni, essendo, come si evince dalle prove testimoniali espletate, non diversa la valenza delle dichiarazioni di Grillo percepita dagli spettatori”.
e cosa è successo? finalmente qualcuno si è accorto delle nefandezze dette e fatte da grillo? bravo a chi lo ha condannato