17 sett – Il leader di al-Qaeda Ayman al-Zawahri ha diffuso per la prima volte le ”linee guida per il jihad”, chiedendo di limitare gli attacchi contro le sette musulmane e non musulmane e i conflitti in quei Paesi dove i jihadisti possono trovare una base fertile per diffondere i propri ideali. Il documento, pubblicato sul sito americano di intelligence Site, mostra quindi la strategia di al-Qaeda a 12 anni dagli attentati dell’11 settembre contro le Torri gemelle a New York e le sue ambizioni globali, dal Nord Africa al Caucaso fino al Kashmir. Se l’obiettivo militare della rete terroristica resta quello di indebolire gli Stati Uniti e Israele, Zawahri sottolinea anche l’importanza della “dawa”, o opera missioniaria, per diffondere le idee del jihad.
“Per quanto riguarda gli attacchi all’America e ai suoi vicini, va fatta distinzione da posto a posto. Il principio base è di evitare di entrare in conflitto con loro, ad eccezione dei Paesi dove il confronto è inevitabile”, ha spiegato il successore di Osama bin Laden. Si tratta di una posizione particolarmente rilevante per il Nord Africa, dove secondo molti analisti al-Qaeda sta sfruttando il periodo seguente le primavere arabe per cercare nuovi seguaci, anche stringendo alleanze locali, ma evitando di attirare l’attenzione su di se’ con attentati. ”La nostra è una battaglia lunga e il jihad ha bisogno di basi solide”, ha detto Zawahri nelle sue ”linee guida per il jihad” postate su vari forum online.