16 sett – Sempre meno aborti in Italia dove c’e’ un tasso tra i più bassi fra i paesi industrializzati. Nel 2012 sono stati 105.968, con una riduzione del 4,9% rispetto al 2011 (111.415 casi) e del 54.9% rispetto al 1982. Continua invece l’aumento dei medici obiettori: del 17.3% in 30 anni. Lo afferma il ministero della Salute nella relazione al Parlamento.
La relazione annuale sulla legge legge 194 presenta i dati preliminari relativi al 2012 e quelli definitivi del 2011. Dal 1983 il tasso di abortività è diminuito in tutti i gruppi di età. E’ minore il ricorso all’aborto tra le giovani in Italia rispetto a quanto registrato negli altri Paesi dell’Europa Occidentale, così come minore è la percentuale di aborti ripetuti e di quelli dopo novanta giorni di gravidanza. Elevato il tasso da parte delle donne straniere.
I dati della relazione sulla legge sull’aborto inviata in Parlamento indicano che ”relativamente all’obiezione di coscienza e all’accesso ai servizi la legge ha avuto complessivamente una applicazione efficace. Stiamo lavorando per verificare, insieme alle Regioni, la presenza di eventuali criticità locali per giungere al più presto al loro superamento”: e’ quanto afferma il ministro della Salute Beatrice Lorenzin commentando il documento. ”Per la prima volta e’ stato avviato un monitoraggio articolato sul territorio relativamente ad alcuni aspetti dell’applicazione della 194, quelli più specificamente legati all’obiezione di coscienza, che arriva fino ad ogni singola struttura e ad ogni singolo consultorio”, ha aggiunto il ministro.