13 set – ”La vicenda dell’Ilva di Taranto rischia di trascinare nel baratro anche le altre aziende collegate, comprese quelle che hanno ordini e potrebbero continuare a produrre, come nel caso della Riva Acciai di Verona”. Lo sottolinea in una nota Roberto Fasoli (Pd), consigliere regionale del Veneto e vice presidente della commissione Attivita’ Produttive, intervenendo sulla ”drammatica situazione” della Riva Acciaio di Verona conseguente alla vicenda dell’Ilva di Taranto, che mette a rischio l’occupazione per quasi 500 lavoratori nel solo Veneto.
”Bisogna intervenire subito con decisione – afferma Fasoli – a partire dal livello di Governo, per far si’ che la crisi dell’Ilva non trascini con se’ la perdita di attivita’ produttive con la distruzione di migliaia di posti di lavoro e con conseguenze disastrose per l’economia nazionale e per migliaia di famiglie. Se necessario, come richiesto dalle organizzazioni sindacali, si nomini un commissario per le aziende sane e le si metta in condizione di operare”. Fasoli evidenzia che la Riva Acciai di Verona ha un portafoglio ordini che le permetterebbe di continuare la produzione salvando centinaia di posti di lavoro
. ”In qualita’ di vicepresidente della commissione regionale per le Attivita’ produttive – informa il democratico – ho chiesto all’assessore Elena Donazzan di intervenire presso il governo, perche’ metta in atto tutte le azioni necessarie a salvare la situazione, trovando in lei ampia disponibilita’. Dopo gli incontri a livello nazionale e locale, se necessario e se richiesto dalle parti sociali – conclude Fasoli – credo sia utile aprire un tavolo anche a livello regionale per mobilitare tutte le energie disponibili a sostegno della salvaguardia dello stabilimento di Verona e delle centinaia di posti di lavoro”