13 set. – Un commando talebano ha assaltato all’alba il consolato americano a Herat, la citta’ dell’ovest dell’Afghanistan in cui operano le truppe italiane.
Lo ha riferito la tv locale Tolo. Dopo aver fatto esplodere due autobombe, i miliziani hanno ingaggiato una battaglia di due ore con i militari afghani e le guardie della sede diplomatica: cinque talebani sono stati uccisi e negli scontri sono morti anche due uomini della sicurezza e un civile afghano, un passante che si e’ trovato sulla linea del fuoco. Illeso tutto lo staff del consolato americano mentre i feriti sono 18, quattro poliziotti e 14 civili.
L’attacco, in cui i miliziani indossavano giubbotti esplosivi, e’ stato rivendicato dai talebani. Il commando si e’ aperto la strada con un fuoristrada imbottito di esplosivo che e’ deflagrato davanti al cancello d’ingresso, distruggendolo.
L’ambasciatore americano in Afghanistan, James Cunningham, ha condannato un attacco che, ha scritto in una nota, “ci ricorda il reale prezzo di vite umane del terrorismo”: “Gli autori di questo attentato hanno versato sangue afghano sul territorio afghano”. Il nuovo attacco e’ arrivato in una provincia relativamente tranquilla rispetto a quelle del sud e dell’est arriva in un momento particolarmente sanguinoso del conflitto afghano. (AGI)
Gli Usa fanno liberare il mullah Baradar, ex numero due dei talebani
Sarà liberato entro fine mese dalle autorità del Pakistan il mullah Abdul Ghani Baradar, ex numero due del movimento taleban, nel quadro di un accordo con l’Afghanistan e gli Stati Uniti.
Stretto collaboratore del mullah Omar, Baradar dovrebbe contribuire, secondo Washington e Kabul, a portare i taleban al tavolo dei negoziati prima che le truppe occidentali lascino l’Afghanistan, entro la fine del 2014.