11 set. – La Russia ha deciso di accogliere la richieste iraniane per la fornitura di sistemi missilistici S-300 modificati e per la costruzione di un secondo reattore nella centrale nucleare di Bushehr. Lo riferisce il Kommersant, citando una fonte “vicina al Cremlino”.
Secondo il quotidiano russo, le due questioni saranno discusse venerdi’ nel primo incontro tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il collega iraniano, Hassan Rohani, a margine del vertice regionale dell’Organizzazione di Shanghai per la Cooperazione (Sco), in Kirghizistan. Stando al Kommersant, Mosca offrira’ cinque batterie di missili S-300VM Antey-2500, una versione modificata per l’export degli S-300, a patto che l’Iran ritiri la sua denuncia da 4 miliardi di dollari contro la Rosoboronexport, l’agenzia federale russa che si occupa dell’esportazione di armamenti.
Teheran si e’ rivolta alla Corte internazionale di arbitrato di Ginevra, dopo che nel 2010- in seguito alle sanzioni internazionali per il programma nucleare iraniano – l’allora presidente Dmitri Medvedev aveva annullato il contratto da 800 milioni di dollari per la fornitura di S-300.
La fonte ha anche detto che Putin e’ pronto a firmare un accordo per la costruzione del secondo reattore nucleare alla centrale di Bushehr. Si tratta, secondo la fonte, di una decisione piu’ politica, in quanto “non particolarmente redditizio dal punto di vista economico”. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha confermato che i due presidenti si incontreranno e discuteranno di “collaborazione nel campo dell’energia nucleare” e di “questioni legate alla cooperazione tecnologica militare”.