Quirico: un attacco alla Siria aiuterebbe la jihad internazionale

quirico10 sett – Quirico durante un’intervista a tg24.sky.it: “Intervento militare sarebbe un errore” – Riguardo a un possibile blitz militare americano, Quirico sostiene di non averci mai creduto. Gli americani nella loro storia hanno fatto tantissimi errori negli ultimi anni. Ma fare un’azione di questo tipo, che non aiutava i siriani democratici e laici, ridotti ormai a una sparuta minoranza, e aiuta invece l’arcipelago della jihad internazionale, sarebbe davvero un grave errore”. “I nostri carcerieri – ha aggiunto – erano felici all’idea che ci potesse essere un bombardamento americano”.

Come si resiste a cinque mesi di prigionia? “L’elemento fondamentale è che eravamo in due, ci si aiuta reciprocamente, da solo forse non sarei riuscito a resistere – ha raccontato l’inviato de La Stampa – Si resiste cercando di ricostruire, di ripensare alla propria vita normale, facendo dei piani per quando uno ritorna, farò questo o quest’altro, potare una siepe, leggere un libro”.

Dall’articolo di Quirico su “La Stampa”

Abbiamo chiesto di essere accompagnati da uomini dell’Armata siriana libera e siamo partiti a bordo di un’auto con due persone con cui abbiamo condiviso la cenn. Pensavamo fossero due uomini fidati. Invece probabilmente sono stati loro a tradirci e a venderci. All’uscita della città siamo stati affrontati da due pick-up con a bordo uomini con il viso coperto. Ci hanno fatto salire sui loro mezzi, poi ci hanno portato in una casa e ci hanno picchiato sostenendo di essere uomini della polizia di regime. Nei giorni successivi invece abbiamo scoperto che non era vero, perché erano dei ferventi islamisti che pregavano cinque volte al giorno il loro Dio in modo flautato e dotto. Poi, il venerdì hanno ascoltato la predica di un predicatore che sosteneva la jihad contro Assad. Ma la prova decisiva l’abbiamo avuta quando siamo stati bombardati dall’aviazione: era chiaro che quelli che ci tenevano in ostaggio erano ribelli.