9 sett – Damasco accetta di mettere sotto controllo internazionale il suo arsenale. A renderlo noto il ministro degli Esteri siriano al Muallim. Gli Usa avevano dato un ultimatum di 7 giorni ad Assad per accettare questa soluzione, sostenuta anche da Ban Ki Moon.
L’iniziativa di Mosca per chiedere al regime di Bashar al-Assad di rinunciare al suo arsenale chimico e’ arrivata poche ore dopo quello che era apparso come uno spiraglio aperto da John Kerry per rinunciare ai raid in Siria.
“Potrebbe consegnare alla comunita’ internazionale ogni arma chimica di cui dispone entro la prossima settimana, senza indugi e permettendo controlli totali”, aveva risposto il segretario di Stato Usa a chi gli chiedeva se Assad avesse un modo per scongiurare un attacco americano in Siria, “ma non lo fara’ e non lo si puo’ fare”.
Successivamente, pero’, un portavoce del Dipartimento di Stato ha precisato che si trattava di “un’argomentazione retorica”. “Il punto”, ha spiegato il portavoce, “e’ che non ci si puo’ fidare di questo brutale dittatore, abituato a travisare i fatti, per quanto riguarda la consegna delle armi chimiche, perche’ altrimenti le avrebbe consegnate gia’ da tempo: e’ per questo che il momento si trova in questa situazione” .