Ruba 3 borse in pochi minuti e picchia gli agenti, arrestato peruviano

polROMA, 5 sett – Era stato già notato e redarguito, nel primo pomeriggio di ieri, dal titolare di un esercizio commerciale, una paninoteca in zona Prati mentre, per pagare una birra, aveva cercato di oltrepassare la fila di persone presenti alla cassa. Il giovane si era poi allontanato.
Dopo pochi minuti, due donne sedute ai tavoli avevano lamentato il furto delle loro borse. Per cercare di far luce su quanto accaduto, il titolare della paninoteca ha visionato le immagini riprese dalle telecamere interne di sorveglianza, accorgendosi che a derubare le due donne era stato proprio il giovane notato in precedenza, avvicinatosi furtivamente ai tavoli ed impossessatosi delle borse, che aveva poi subito inserito in uno zaino che aveva con sè.

Dopo neanche un’ora il giovane, in un primo momento allontanatosi, è stato nuovamente notato mentre cercava di rubare un’altra borsa, questa volta di una cliente seduta ad un tavolo all’aperto. Vistosi scoperto, il giovane si è dato alla fuga, subito rincorso dal titolare, fin quando la scena è stata notata da una pattuglia del Commissariato Prati in servizio di pattugliamento della zona, che ha bloccato il fuggitivo.

Da un immediato controllo, T.G.M., peruviano di 29 anni, è stato trovato in possesso di una cospicua somma di danaro, in dollari ed euro, probabile provento dei furti effettuati in quanto perfettamente coincidente con le somme mancanti. Dai successivi accertamenti effettuati, il giovane è risultato avere numerosi precedenti di Polizia specifici, attualmente sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Mentre stava per essere condotto presso il Commissariato Prati, inoltre, T.G.M. ha cominciato a dare in escandescenze, colpendo i poliziotti con diversi calci e rivolgendo loro frasi offensive, tanto da dover richiedere l’intervento di personale sanitario per cercare di calmarlo. Al termine, il giovane peruviano è stato arrestato per rispondere di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo. messaggero