La rivolta degli infermieri: “La Kyenge ci ha offeso, chieda scusa”

cecils3 sett – “Tante volte in ospedale mi hanno chiamata infermiera. Quando dicevo di essere medico, mi chiedevano se fossi americana. Vi chiedo: molti di voi si riconoscono in quel che ho detto, allora siete tutti colpevoli?”.

Il ministro Cecile Kynege passa su tutto ma non su chi “la chiama infermiera”. Le parole del ministro dell’Integrazione che ha raccontato qualche episodio della sua vita professionale tra barelle e reparti degli ospedali, ha scatenato polemiche. Soprattutto nel mondo infermieristico. Tanti infermieri hanno interpretato le parole della Kyenge come una mancanza di rispetto nei confronti della categoria. Molti professionisti del settore sui social netwok e sul web hanno protestato per le parole del ministro.

“Chieda scusa” – Claudio Torbinio, infermiere, scrive sulla pagina facebook del ministro: “Una parola di scusa sugli infermieri Ministro. Bianchi, neri, gialli. Ci sentiamo tutti offesi, noi infermieri”. Ancora più duro è Angelo Del Vecchio, anche lui infermiere e direttore di Nurse24.it: “Da quando essere chiamata “infermiera” è un insulto? Condanniamo a priori ogni forma di razzismo e siamo nettamente favorevoli all’integrazione sociale tra italiani di ieri e italiani di oggi, per noi non esiste il colore della pelle, ma il colore dell’anima. Tuttavia ci chiediamo perché mai la ministra si sia potuta offendere quando è stata scambiata per una infermiera. Tanto di cappello a lei e ai colleghi medici, ma quella degli infermieri è una categoria di professionisti che merita rispetto e considerazione. L’infermieristica è una scienza, con i suoi limiti e i suoi progressi e gli infermieri italiani non sono più disposti a farsi trattare come manovali, bensì come esseri pensanti, dotati di una propria intelligenza, di un proprio sapere e di una propria dignità”.

“Siamo offesi” – Anche Carlo Pisaniello, infermiere, su Quotidianosanita.it si scaglia contro il ministro: “Ora, che Lei abbia subito degli attacchi ingiusti, delle offese impronunciabili e disgustose, sono assolutamente conscio di ciò e me ne dispiaccio, ma che Lei però da Ministro della Repubblica Italiana consideri un’offesa sentirsi chiamare “Infermiera” (anche se Lei è un medico) beh!! mi perdoni ma questo è a dir poco inaccettabile, inaccettabile perché non credo sia così avvilente e degradante essere un Infermiere, Lei dovrebbe sapere bene (essendo medico) quanti e quali compiti  svolge in autonomia o in collaborazione con il medico l’Infermiere. Inaccettabile perché, ogni lavoro anche il più umile ha diritto di essere considerato al pari di qualsiasi altro, senza distinzioni di classe, di origini, di merito o di risultati, ognuno di noi deve essere considerato al pari di altri. Dovrei ricordarle che la carica Istituzionale che ha avuto dai cittadini Italiani (tra cui 400.000 Infermieri c.a) non la merita, “integrazione” è sinonimo di collaborazione, coordinamento, fusione, unione. Lei con la sua dichiarazione ha dimostrato l’esatto opposto, per integrare bisogna saper prima  rispettare  e considerare o forse lo ha dimenticato?”.

“Siamo tutti uguali” –  Infine il segretario nazionale del sindacato infermieri, il Nursind, Andrea Bottega: “Non voglio fare polemica col ministro, ma sottolineo che medici e infermieri hanno lo stesso valore professionale. Cambiano i ruoli, ma ricordo che oggi in Italia per fare l’infermiere serve una laurea. Non dimentichiamolo”. (I.S.)

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1302895/La-rivolta-degli-infermieri—-La-Kyenge-ci-ha-offeso-chieda-scusa-.html#.UiSS6LmXY-s.facebook

12 thoughts on “La rivolta degli infermieri: “La Kyenge ci ha offeso, chieda scusa”

  1. Non credo sia offesa volere spiegare il disaggio che molti di noi incontrano negli ospedali come professionisti di pelle nera. avolte mi chiamano badante. lo dico non per offendere le Badante ma per spiegare la percezione che gli altri hanno di noi.
    Io credo che molti di voi si sono dovuti fermare a spiegare ai pazienti oppure i loro familiari che “…io non sono Bandante…” es una ipocrisia chiedere al ministro delle scuse!

  2. Presupponenza, solo presupponenza! un proverbio cita:”L’umiltà è la forza dei potenti.” Evidentemente la Kyenghe è una povera, poverissima disadattata. Spero che il tempo che è il miglior galantuomo non la faccia rinsavire!

  3. la Signora Kyenge é piena di risentimento, per quello che dice di aver subito, non è la prima volta che racconta episodi della sua vita in cui si è sentita discriminata. L’aver raggiunto oggi una carica istituzionale così importante non è bastata a lenire certe sue ferite. Per questo ritengo che non sia adatta a fare il ministro, perchè non vi è in quello che dice e che propone, serenità di giudizio

  4. Se fossi un medico e mi dessero dell’infermiere qualche fastidio ce l’avrei. Anche perchè non è per il vestito, ma per il colore della pelle.

  5. Il senso della vicenda era molto diverso di quello che hanno preso per se tutti offesi infermieri.
    Non sono pro Kyenge pero’ leggo con attenzione e ho compreso bene che voleva dire che difficile credere che se non sei Italiano, non puoi essere piu’ educato forse d’infermiere, senza offesa, era l’ambiente dei ospedali quindi possiamo paragonare solo cosi ed anche prendere nella considerazione un po’ di tempo che e’ passato da quella storia e cambiamento della mentalita’.

    Non cercare le scuse per disprezzare, non e’ importante che e’ Kyenge o un’altra persona e non sentire offesi, anzi orgogliosi.

    Non ho incontrato mai nel mio paese i medici bravi come qui in Italia, infermieri e tutti che lavorano nel questo ambiente.

  6. Il ministro e’ un medico???Ha lavorato nei reparti?Non credo!!!!A lei non interessa il malato,la sua salute,non conosce il rispetto per il paziente e per l infermiere!!!! I medici senza noi infermieri sono niente!!!!Chi sta a stretto contatto il medico o l’ infermiere?Penso che,neanche il Ministro dovrebbe fare,ma si sa quando arrivano in Parlamento diventano tutti ricchi ed egoisti!!!!

    1. Cara Sara,
      “I medici senza noi infermieri sono niente!!!!” Questo oltre che ridicolo si avvicina al razzismo! Sono un “Niente” da 30 anni e mi occupo dei Pazienti di un paesino,e senza infermiere (me ne dessero una la prenderei volentieri.
      Sei invitata tu e quelle come te a verificare le mie malefatte o se qualcuno dei miei pazienti esprime giudizi come i tuoi!
      Il rispetto non sta nel “grado”, cara infermiere “colonnello”!!!
      Il Caporale Dr.(ci stà) “Niente”

    2. Condivido con Sara e aggiungerei che essere chiamati INFERMIERE a mio modesto avviso è un onore in quanto sono loro in prima linea e se andiamo a vedere l’infermiere non saprà fare un intervento chirurgico ma fanno delle diagnosi che ci puoi rimettere gli orologi per non parlare dell’operato, la signora Kyege in Parlamento non so come ci è arrivata anche perché io non l’ho votata e visto i suoi comportamenti come quello di cambiare Mamma e Papà con genitore 1 e genitore 2 che a mio modesto parere sono senza capa e senza coda e non mi sento affatto di essere rappresentato dalla Signora, ma per favore.

  7. Ma in questo caso chi è la vera razzista? una persona che si offende se viene chiamata con uun grado inferiore a quello che effettivamente ha come può essere definita?

    1. Peccato che l’infermiere non sia un grado inferiore. Peccato che l’infermiere sia un professionista esattamente come il medico,l’architetto e molti altri professionisti. Basterebbe essere informati, l’ignoranza gioca brutti scherzi a ministri e non.

  8. COMPLIMENTI … MINISTRO KYENGE….. CREDO CHE NON SIA UN DISONORE ESSERE CHIAMATA INFERMIERA… HO FATTO L’INFERMIERA PER BEN 25 ANNI E SONO ORGOGLIOSA DELLA MIA PROFESSIONE CHE HO SVOLTO!!!!!!.. UNA PROFESSIONE CHE MI HA DATO MOLTISSIMO!!!!!!!… Doria..

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