Donna uccisa a Brescia, fermato il suo capo: erano amanti

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3 set. – Un tradimento, un figlio inatteso, la paura dello scandalo e le conseguenze per la propria vita coniugale. Potrebbe esserci tutto questo dietro l’uccisione di Marilia Rodrigues Martins, la ventinovenne brasiliana ritrovata morta nel suo ufficio di Gambara, in provincia di Brescia.

Per ora, gli investigatori sono convinti che l’indiziato numero uno, Claudio Grigoletto, 32 anni, titolare dell’Alpi Aviation do Brasil, societa’ per la quale lavorava Marilia, avesse un debole per la donna. E che tra i due ci fosse una relazione.
Non solo: che il figlio che lei portava in grembo fosse frutto di questa storia clandestina. Grigoletto e’ sposato e ha due figlie. Una gravidanza indesiderata, dunque, sarebbe il movente che avrebbe spinto Grigoletto a uccidere la sua amante.

Secondo il procuratore capo di Brescia Fabio Salomone, l’uomo “aveva la necessita’ di eliminare quel problema rappresentato dal fatto di essere il padre del bambino che la brasiliana aspettava”.
Come ha infatti confermato l’autopsia di ieri, la giovane era incinta tra il quarto e il quinto mese di gravidanza. La donna e’ stata strangolata. Grigoletto e’ stato fermato questa mattina al termine di un lungo interrogatorio durato tutta la notte nella caserma del Comando provinciale dei carabinieri di Brescia.

E poi trasferito in carcere. Come ha spiegato il procuratore di Brescia Fabio Salamone non ha confessato “ma c’e’ una situazione indiziaria”. “In questo periodo – ha sottolineato il procuratore Salomone – Grigoletto stava tentando di riordinare i rapporti familiari con la moglie e per questo “eliminare la realta’, che fosse il padre del bambino”, avrebbe potuto significare “salvare il proprio matrimonio”. Il fermo e’ stato disposto dal pubblico ministero, Ambrogio Cassani, per i reati di omicidio aggravato, procurato aborto e tentativo di soppressione di cadavere.

Grigoletto, secondo quanto e’ emerso nella conferenza stampa alla Procura di Brescia, aveva persino tentato di attivare un falso account mail proprio per attribuire ad altri l’intreccio con la 29enne brasiliana. L’udienza di convalida e’ in programma per domani mattina, alle 9,30, davanti al gip di Brescia Francesco Nappo, L’udienza si terra’ nel carcere di Canton Mombello.