1 sett – “Sono disponibile a guidare il partito, dipende se sono disponibili gli elettori”. Così Matteo Renzi, intervistato da Enrico Mentana alla Festa nazionale del Pd. “Il punto non è cosa faccio da grande io, il punto è – aggiunge- se tutti insieme riusciamo a fare un partito che finalmente torni a vincere. Farò tutto quello che può servire”. Renzi chiede poi che il congresso si svolga entro novembre.
Con chiaro riferimento a Bersani, dice: “se avessimo pensato un po’ meno a smacchiare il giaguaro e di più al lavoro dei giovani, oggi al governo ci saremmo noi, senza Alfano, senza Brunetta e Schifani a fare i vertici”. E continua: ”Dopo il confronto tv, abbiamo dato l’immagine di un partito chiuso. Se il Pd non avesse respinto le persone, forse non avrebbe perso le elezioni. Le elezioni si vincono sul coraggio, non sulla paura. Se hai le idee chiare, non hai paura”.
La gaffe durante l’intervento. “Vasto programma, avrebbe detto Churchill”, dice Renzi. “De Gaulle”, lo corregge l’intervistatore Enrico Mentana. “De Gaulle, sicuro? Ho fatto una gaffe”, replica allora il sindaco di Firenze.
Alla festa dem di Genova Renzi è stato accolto da una folla di simpatizzanti. Migliaia di persone assistono all’intervista sotto il tendone di Piazzale delle Feste e davanti al Quartere Millo, sotto il Bigo. Renzi era accompagnato dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, dal segretario regionale ligure del partito, Lorenzo Basso, da numerosi sostenitori, tra cui il sindaco di Savona, Federico Berruti.